i-SUITE Hotel

Rimini / Italy / 2009

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Progetto di architettura d’interni: Arch. Simone Micheli Progetto illuminotecnico: Arch. Simone Micheli Progetto di immagine coordinata e comunicazione: Roberta Colla Micheli i-OUT i-SUITE nasce dal desiderio di creare nuove visioni prospettiche, utilizzando ferro e vetro quali elementi architettonici portanti e preminenti. La facciata occidentale (lato monte) parallela al lungomare, intende uniformarsi alla cortina muraria del viale Regina Elena, temperandola attraverso le forme morbide dei ballatoi, della piscina e l’utilizzo del vetro dei parapetti. La grande vetrata che vi si affaccia è una superficie continua strutturale alta 27 metri che si tuffa nella swimming pool. Agganciata alla struttura dell’edificio, è progettata per dilatarsi verticalmente fino a 10 centimetri durante il periodo estivo. Dalla trasparenze si scorgono i percorsi verticali realizzati in ferro e legno completamente autoportanti. Nei dettagli si evidenzia il gradino sospeso da elementi in ferro, sagomati a “goccia” e tagliati al laser. I corridoi, che si distinguono dalla zona piscina, sono pensati come naturale prolungamento dell’esterno. La texture, realizzata con pannelli in MDF sagomati tridimensionalmente, si ripete sulle pareti evocando il ricordo della sabbia levigata dalle onde. L’illuminazione a led, dal crepuscolo all’alba, ne amplifica la carica suggestiva. Sulla facciata continua dirompe il volume vitreo del vano scala che collega il piano terra con il primo piano realizzato con vetri strutturali a filo lucido, sostenuti dalla struttura a “ragno” in acciaio che ne esalta la geometria. Il soffitto, anch’esso in vetro strutturale, è trattenuto da funi in acciaio pretensionato. Da questo punto è privilegiata la vista sulla “scultura piscina”. Dapprima, a partire dal vano scala, un piccolo percorso a forma di rio tortuoso, si apre sulla grande vasca attrezzata per il benessere. La struttura è sospesa sul piano interrato ed è stata realizzata modellando morbidamente il calcestruzzo. Sulla medesima facciata fino all’interno si susseguono poi le grandi onde nivee realizzate con il sistema del “pernevometal”, e cioè struttura in ferro (tondini sagomati) ricoperti con rete di ferro a maglia stretta, e successive applicazioni di cemento spruzzato. Infine modellato e lisciato a mano e tinteggiato con pitture idrorepellenti e semilucide. Per la realizzazione di questa parte dell’edificio e dell’ingresso reception, è stata realizzato un modello in scala 1:20 dal disegno tridimensionale dal quale gli applicatori hanno ricavato le misure reali per operare in altezza e profondità. Lastre di vetro accoppiate, dalle caratteristiche antisfondamento, fungono da parapetto dei balconi. Il loro fissaggio è stato realizzato annegandole nella soletta del balcone per circa 20 centimetri mediante una “morsa” in acciaio che le sostiene e le allinea. Gli infissi delle suite sono in alluminio e resi scorrevoli con il sistema “alza e scorri”. Essi delimitano il confine fra camera e balcone. All’esterno, la pavimentazione è stata realizzata con listelli di legno alla stregua di una tolda nautica. Così sulle facciate orientali, che guardano il mare, è stata realizzata un’architettura a salvaguardia dell’ambiente circostante, rispettando il verde e la luce proveniente da levante: da qui l’analogia con il vetro che ricopre le facciate, luminoso, trasparente e riflettente. L’edificio appare dunque totalmente immerso nei colori della natura antistante, attraverso quello scambio tra interno ed esterno che il materiale vetro permette. Le grandi “costole” incurvate sulla facciata, realizzate in vetroresina, stampate e colorate con il sistema “gel coat” (derivante dal campo delle costruzioni navali) evocano il profilo di uno scafo: non hanno dunque funzione strutturale ma scenografica. Alla loro base il grande snodo “attacco a terra” del sistema pennone, realizzato in acciaio, insiste su scenari off shore. La metafora si completa con la porzione di edificio circolare, baricentro delle due ali. Sopra si colloca il piano attico, coperto da grandi travi lamellari di forma curva, realizzate in legno, di colore bianco, che formano il tetto a completamento del tutto. L’interno è illuminato dalle grandi vetrate curvilinee che spalancano la vista sulla palata del vicino porto. Così come su tutta la costa, fino all’orizzonte, come un ideale ponte di comando che tutto domina. Sul lato mare, enormi briciole di pietra d’Istria, seminate da un gigantesco Pollicino sulla superficie neutra del prato, accolgono l’ospite, assieme ad una trama di baluginanti led blu, accompagnandolo verso l’ingresso principale. Qui, una stele, sempre in pietra d’Istria, caratterizzata dalle stesse forme del pavimento e del logo, cattura la scena e annuncia che lo spettacolo è appena cominciato. i-IN Varcata la soglia d’ingresso è subito chiaro che siamo di fronte ad un paesaggio nuovo, ad un modo informale di interpretare il tema del ricevimento. Siamo infatti accolti in un salotto metropolitano, fatto da candidi divani, dotati di dischi rigidi coloratissimi, e da morbide pareti, sinuose come tessuti teatrali di un palco appena aperto. Il canonico desk della reception non esiste, non si apre sull’accogliente hall d’ingresso che diventa, snodandosi fino all’ingresso lato città, luogo di aggregazione, di socializzazione, dove parlare, incontrarsi, esibire ed esibirsi. Candide superfici ed affascinanti volumetrie, alternate a penetranti sferzate cromatiche ne caratterizzano il perimetro visivo, sottolineando l'intento di esprimere contemporaneità, bellezza e rinnovato senso contenutistico. La grande hall che si apre sulla sinuosa piscina esterna vibra e si anima alla luce dei led lineari blu che sollevano i bianchi divani che sembrano galleggiare, sospesi sul pavimento, realizzato con piastrelle di grande formato, in gres porcellanato lucido. Le pareti a specchio che rivestono il bar e si snodano su quasi l’ottanta per cento del perimetro del piano terra, serigrafati con un disegno random di vertiginosi cerchi concentrici schizzati a mano, una frizzante esplosione di bollicine, moltiplicano e dilatano gli spazi. Le luci teatrali a soffitto, con fascio luminoso molto stretto, orientate dai fari di una futuristica astronave, drammatizzano ed esaltano gli arredi, le pareti, i cambi materici. Grandi alberi sinuosi, di un verde acido acceso, con lunghi bracci che sembrano fluttuare nel vuoto, generano, con le mille riflessioni e suggestioni delle superfici a specchio, e le mutevoli proiezioni sulle pareti ondulate, una caleidoscopica atmosfera capace di generare una irripetibile, profonda, sinestetica esperienza. Il desk canonico per la registrazione degli ospiti, assieme alle postazioni operative del back-office e i servizi igienici, completamente rivestiti in teak, sono inglobati all’interno di una quinta scenica che si snoda sinuosa come un tendaggio, una metaforica aurora boreale, al centro del piano terra, come una morbida onda che diaframma le due hall di ingresso e, contemporaneamente, sottolinea il percorso stesso che le collega. Questo riferimento iconico diviene anche elemento simbolico e narrativo nelle dinamiche facciate esterne. Sulla fluida cortina, in corrispondenza del grande soggiorno lato piscina, si apre una grande bocca che accoglie un segno di fuoco, un familiare camino. Un flessuoso nastro di acciaio segna le aperture sulle pareti in specchio del bar, internamente sulla hall ed esternamente sulla piscina, diventando oltre a cornice, prezioso vassoio per l’appoggio e la degustazione. A completare il gioco delle allusioni e delle illusioni, piccoli carter rotondi, come ufo galleggianti a mezz’aria, ospitanti dei monitor lcd, ritmano e animano, in continuo movimento, le pareti. Tre grandi carter circolari, sospesi nel vuoto delle vetrate, diventano tre giganteschi occhi, aperti su un universo parallelo, capaci, con il loro contenuto mediatico, di sprizzare luci, colori, immagini, in rapida successione. Pranzare nel ristorante dell’i-SUITE non regala emozioni da meno. Il candore del pavimento, degli arredi, dei tavoli, delle panche e delle sedute domina la scena, e viene interrotto solo dai lampi, color verde acido, delle tovaglie e del fondo del banco per il buffet completamente rivestito in specchio, così come il resto delle pareti. Uno scintillante, fulgido gioco di luci e riflessioni, esaltato dalle gambe dei tavoli, delle sedie e dal rivestimento dei pilastri realizzato interamente in acciaio inox. Dal soffitto non pendono dei lampadari ma degli schermi sagomati e traforati sui quali vengono proiettate immagini e luci, in uno spettacolo cromatico in continuo divenire, amplificato dalle oniriche serigrafie degli specchi e dai loro mille riflessi. Le emozioni sono dunque molteplici e la sensazione dominante è che tutto possa cambiare, che nulla sia definito e definibile secondo i rigidi e limitanti schemi dell’ordinarietà. Cinquantaquattro suite, full-optional, disposte su cinque piani, costituiscono, in questo momento, l’offerta ricettiva più esclusiva della riviera adriatica. Cinquantaquattro suite, distribuite sui due bracci dell’hotel da un corridoio dall’atmosfera ovattata e misteriosa. Una differente dimensione sinestetica che costituisce il trans-spazio verso l’intimità delle camere, trasforma il corridoio in un tunnel polisensoriale dove le pareti e le porte scompaiono per lasciar spazio ad una ininterrotta cortina ondeggiante, un sinuoso e flessuoso tendaggio ammiccante come una leggera sottoveste di seta Esaltate dai led a soffitto che ne bagnano le superfici, le pareti celano le porte di ingresso delle suite stesse e diventano misteriosi custodi di passaggi segreti. Soltanto il numero della stanza, inciso sul lettore di badge, e la maniglia, un cilindro scavato in acciaio spazzolato, rivelano, con la loro essenziale presenza e la riflessione delle calde tonalità del pavimento in teak e delle luci led cambiacolore in esso incassate, la presenza delle porte stesse. Al di là delle porte un mondo incantato. Ogni suite riserva una sorpresa diversa, una diversa combinazione cromatica, un diverso uso dei materiali, una diversa distribuzione spaziale. Elemento comune la perfetta cura di ogni dettaglio, un’esaltazione sensoriale molteplice, una stimolazione emozionale integrale e omnicomprensiva. Le finiture delle grandi pareti, le qual nascondono gli armadi e le porte, completamente a scomparsa, delle sale da bagno, sia che siano rifinite in legno di noce canaletto, laccate colo bianco o color nero lucido, il rapporto volumetrico con gli immacolati pavimenti in gres porcellanato lucido e con quelli in teak è rigoroso e armonioso, così come con i vigorosi, dinamici, tagli inclinati dei controsoffitti, anch’essi candidamente tinteggiati o rivestiti in teak. Morbidi e sinuosi pouf, divani sagomati su linee fluide e flessuose, rivestiti in tessuto color verde acido, accento di colore unico ed unitario per tutte le camere, ci accolgono all’ingresso di ogni spaziosissima suite. Intere pareti a specchio incorniciano la zona più intima della suite, quella che ospita il grande candido sommier che sospende nel vuoto l’ampio materasso, generando allusioni e riflessi, moltiplicando la generosa vista panoramica di cui ogni camera è dotata. Totemici arredi in specchio, dagli angoli arrotondati, svettano a icona di se stessi e mostrano il loro interno interattivo costituito da monitor lcd. Ogni letto è inoltre fornito di un ulteriore monitor sospeso, sempre incassato in un carter in specchio dagli angoli arrotondati, sospeso a soffitto. Nella parete a specchio, posta posteriormente al letto, si apre, in sostituzione dei canonici comodini, un’asola stretta e lunga, illuminata dall’interno, come una grande bocca. Asole strette e lunghe, micro riproduzioni in acciaio inox della soluzione della testata del letto, scandiscono le ante degli armadi a parete e delle porte dei bagni e ne costituiscono le maniglie. Specchi fluidi ruotano, avvolgendosi sugli angoli, intorno agli spigoli, scrivanie a mensola sbalzano dalle pareti, in audaci sospensioni. Enormi vasche circolari in solid surface e macro docce sensoriali fanno mostra di sé, e dei propri fruitori, al centro delle suite, in prossimità delle grandi pareti in specchio, degli ardenti caminetti, presenti in ogni stanza, perfettamente integrati nel disegno generale di questa visionaria e immaginifica architettura nell’architettura. L’illuminazione, mirata e attenta ma mai scontata, di ogni suite, genera suggestioni ed emozioni, fa vibrare la materia, la rende viva e pulsante, confermando la definizione di Le Corbusier che definisce l’Architettura “il gioco sapiente, rigoroso e magnifico dei volumi sotto la luce”.Le luci bianche e radenti esaltando le superfici che ne vengono bagnate e i led cambiacolore, sospendendo in una dimensione surreale gli arredi e le vasche che li contengono, creano un’atmosfera intrisa di unicità, capace di trasportare, cullare, coinvolgere l’ospite in questo indimenticabile sogno. I bagni delle camere, delle vere e proprie sale di bellezza e relax, sono sobri ed eleganti. Fulgidi, sono interamente rivestiti, a parete, in specchio e in lastre di gres porcellanato scabro e materico, mentre a pavimento in lastre di gres porcellanato liscio e lucido. I lavabi, come le vasche e i piatti doccia sono realizzati in solid surface ed integrati con gli arredi. Monitor sospesi o incassati negli specchi, grandi superfici divisorie in vetro extrachiaro, panorami mozzafiato dalle generose vetrate, rendono unica l’esperienza, solitamente sacrificata e ghettizzata in angusti e ciechi locali, della toilette. Al quinto piano una enorme suite, di quasi settanta metri quadrati, ricavata dalla fusione di due camere adiacenti, ospita un gigantesco letto circolare ruotante su se stesso per poter godere, oltre della vista sul mare a trecento sessanta gradi, di tutti gli ambienti di cui si compone la suite stessa: l’accogliente soggiorno con divano, camino e tv lcd, la sala da bagno, munita di doppi servizi, divisa, come il soggiorno, dalla camera da letto, da una parete a tutt’altezza in vetro, completamente apribile, e il bagno turco arricchito e impreziosito da un sistema di cromo terapia. Al sesto piano, il centro benessere. Una grande sala relax si apre su una grande vetrata curva che inquadra la linea d’orizzonte che divide il mare dal cielo, e ospita arredi e lettini disegnati, del resto come ogni singolo dettaglio, su misura. Saette verde acido inquadrano gli arredi del centro benessere interamente realizzato in solid surface. Unico altro punto di colore, i tavolini cilindrici, sempre di colore verde, che, a servizio dei candidi lettini, punteggiano e accendono la bianca, fulgida sala. Percorsi morbidi, pavimentati in pietra bianca d’Istria, caratterizzano tutti gli ambienti della spa: due cabine con sauna, a sessanta e novanta gradi, rivestite in legno di cedro a listelli, che si aprono, come la vasca per la talasso terapia, con una grande vetrata a tutt’altezza, verso l’infinito del mare e del cielo, un bagno turco interamente rivestito in mosaico, iridescente e lucido, esaltato dalla luce led blu che ne accende le superfici, tre cabine trattamento per la cura del corpo, una cabina con lettino solare e una stanza della neve, una piccola palestra e una grande piscina panoramica con idromassaggio e cascate d’acqua. Quando scende la sera, fasci di luce teatrale, attraversano gli spazi, fendendoli e mettendo in risalto ora un saettante arredo sospeso, ora un morbido lettino su cui sdraiarsi e godersi lo spettacolo della notte che bacia la superficie argentea del mare. Incantati oblò scavati nelle pareti, si accendono come improbabili lanterne blu fluttuanti a mezz’aria, le porte in vetro acidato delle cabine, rivelano illuminandosi, la vita che vi si svolge all’interno. Di giorno, e tanto più di notte, l’i-SUITE si rivela un’opera unica, capace di porsi come matrice generatrice di un nuovo format per il concetto d’ospitalità: un’architettura manifesto atta ad ospitare frammenti significanti connessi alla vita metropolitana, in continuo fluire, ma anche capace di coinvolgere gli utenti in una dimensione tridimensionale polisensoriale inedita e assolutamente indimenticabile.
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    Progetto di architettura d’interni: Arch. Simone Micheli Progetto illuminotecnico: Arch. Simone Micheli Progetto di immagine coordinata e comunicazione: Roberta Colla Micheli i-OUT i-SUITE nasce dal desiderio di creare nuove visioni prospettiche, utilizzando ferro e vetro quali elementi architettonici portanti e preminenti. La facciata occidentale (lato monte) parallela al lungomare, intende uniformarsi alla cortina muraria del viale Regina Elena, temperandola attraverso le forme morbide dei...

    Project details
    • Year 2009
    • Work started in 2004
    • Work finished in 2009
    • Client Ambienthotels
    • Status Completed works
    • Type Hotel/Resorts
    • Websitehttp://www.simonemicheli.com
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