Mario Airò

Pavia / Italy

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Mario Airò
Mario Airò proviene da studi con Luciano Fabro e da un intenso rapporto con artisti coetanei del gruppo noto come "Lazzaro Palazzi", dal nome della via in cui misero in piedi uno spazio non-profit, attivo tra il 1989 e il 1992. La collaborazione con l'uno e con gli altri, centrata sull'opera come processo e come sintesi formale, ha accompagnato la sua crescita e ha formato un corpus di lavori in cui i fenomeni vitali vengono a rivelarsi in forme poetiche, semplici, sovente volte alla temporaneità e all'afferrare momenti transitori. Parte integrante dei suoi omaggi all'esistenza è anche la cura della ricerca culturale che sta dietro alle opere, come background non esibito ma spesso molto profondo e legato alla classicità della tradizione soprattutto italiana. Senza mai privilegiare alcuna tecnica, ma anzi sempre rivolgendosi a quella che si compenetra maggiormente con il contesto, Airò incarna un modo di concepire il linguaggio artistico privo di ogni dogma e libero di agire in modo flessibile. Questa adattabilità si pone anche come un indirizzo politico, laddove ogni regola può essere revocata o messa in dubbio ma resta sempre un punto fermo il rispetto della vitalità nelle sue mille maniere di esprimersi. L'opera di Airò non parte dunque da un atteggiamento religioso ma ha in sé un lato fortemente spirituale, venato quindi anche di attenzione per fenomeni quali l'alchimia o la scienza, intese come percorsi in cui la vitalità si trasforma e raggiunge con più chiarezza il suo senso.
Tra le più importanti esposizioni cui ha partecipato si segnalano: I Moscow Biennale of Contemporary Art, Mosca (2005); 51. Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia (2003); Kwangju Biennale (Corea 2004); 47. Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia (1997).
I suoi lavori sono presenti nelle collezioni del MAXXI, Castello di Rivoli, GNAM di Roma, MaMbo, Museion di Bolzano e altri.
Ha realizzato inoltre numerosi progetti pubblici e interdisciplinari: nel 2021Atrio dello sguardo sul futuro nel Parco d’Arte Contemporanea ArtLine di Milano, nel 2016 The ever-blossoming garden con il programma Nuovi Committenti, opera permanente per la città di Diest, nel 2010 Re-Place, a cura di Pierluigi Sacco, intervento nel centro dell’Aquila a un anno dal sisma; nel 2006 il Parco tematico nella città di Canistro nell’ambito del programma Nuovi Committenti promosso dalla Fondazione Olivetti e nel 2002 Cosmometrie a Torino per la manifestazione Luci d’artista.
Mario Airò
Mario Airò

Mario Airò proviene da studi con Luciano Fabro e da un intenso rapporto con artisti coetanei del gruppo noto come "Lazzaro Palazzi", dal nome della via in cui misero in piedi uno spazio non-profit, attivo tra il 1989 e il 1992. La collaborazione con l'uno e con gli altri, centrata sull'opera come processo e come sintesi formale, ha accompagnato la sua crescita e ha formato un corpus di lavori in cui i fenomeni vitali vengono a rivelarsi in forme poetiche, semplici, sovente volte alla temporaneità e all'afferrare momenti transitori. Parte integrante dei suoi omaggi all'esistenza è anche la cura della ricerca culturale che sta dietro alle opere, come background non esibito ma spesso molto profondo e legato alla classicità della tradizione soprattutto italiana. Senza mai privilegiare alcuna tecnica, ma anzi sempre rivolgendosi a quella che si compenetra maggiormente con il contesto, Airò incarna un modo di concepire il linguaggio artistico privo di ogni dogma e libero di agire in modo flessibile. Questa adattabilità si pone anche come un indirizzo politico, laddove ogni regola può essere revocata o messa in dubbio ma resta sempre un punto fermo il rispetto della vitalità nelle sue mille maniere di esprimersi. L'opera di Airò non parte dunque da un atteggiamento religioso ma ha in sé un lato fortemente spirituale, venato quindi anche di attenzione per fenomeni quali l'alchimia o la scienza, intese come percorsi in cui la vitalità si trasforma e raggiunge con più chiarezza il suo senso. Tra le più importanti esposizioni cui ha partecipato si segnalano: I Moscow Biennale of Contemporary Art, Mosca (2005); 51. Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia (2003); Kwangju Biennale (Corea 2004); 47. Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia (1997). I suoi lavori sono presenti nelle collezioni del MAXXI, Castello di Rivoli, GNAM di Roma, MaMbo, Museion di Bolzano e altri. Ha realizzato inoltre numerosi progetti pubblici e interdisciplinari: nel 2021Atrio dello sguardo sul futuro nel Parco d’Arte Contemporanea ArtLine di Milano, nel 2016 The ever-blossoming garden con il programma Nuovi Committenti, opera permanente per la città di Diest, nel 2010 Re-Place, a cura di Pierluigi Sacco, intervento nel centro dell’Aquila a un anno dal sisma; nel 2006 il Parco tematico nella città di Canistro nell’ambito del programma Nuovi Committenti promosso dalla Fondazione Olivetti e nel 2002 Cosmometrie a Torino per la manifestazione Luci d’artista.