Mansarda Di Paolo | Marina Campagna

Athens / Italy / 2005

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Si trattava di intervenire su una mansarda di un edificio degli anni ’60 per trasformarla nella zona giorno di un appartamento sottostante. La mansarda era utilizzata prima della ristrutturazione a ripostiglio dai proprietari e tra l’altro all’interno giaceva allo stato di “rustico”. Lo spazio, di circa mq 90, si presentava ampio e luminoso con una vista eccezionale sul paesaggio circostante, caratterizzato oltre che da una planimetria quasi a ventaglio - l’edificio era stato adattato alla conformazione del lotto - e da un terrazzo trapezoidale panoramico, soprattutto per la presenza di lunghe e snelle travi triangolari in c.a. a vista di sostegno del tetto e nessun pilastro strutturale centrale. Mantenere la spazialità esistente e anzi accentuarne il carattere, sottolineare gli elementi strutturali presenti e segnare lo spazio, trasformato in una sorta di open space, con piccoli volumi, come piccole architetture all’interno dell’involucro architettonico, per assolvere alle funzioni richieste, questo l’obiettivo dell’intervento. La mansarda dunque doveva accogliere, oltre ad una scala per poter accedere al piano sottostante ormai solo zona notte e studio, i servizi - una cucina e un bagno con una piccola lavanderia - e soprattutto un ampio spazio di soggiorno e pranzo con un camino. Eliminata la parete di tamponamento e la porta esistenti, l’ingresso alla mansarda è stato ridefinito da un nuovo setto-parete sghembo e da una nuova provocatoria porta in legno laccato celeste che direzionano percettivamente lo sguardo di chi entra a comprendere l’intero spazio e verso alcuni elementi che lo compongono e non altri. Rifinite ad intonaco e a stucco le pareti esistenti, coibentate le falde del tetto e rifinite con lastre di cartongesso, rimossa in parte la parete di tamponamento verso il terrazzo, dove era presente solo un piccolo infisso porta di accesso, per dare spazio ad una ampia vetrata in alluminio bianca a tre ante scorrevoli, istallati gli impianti tecnici, restaurate le travi in c.a. e lasciate a vista, tinteggiate omogeneamente le pareti e il soffitto di colore bianco, preparato così lo spazio, sono stati inseriti i nuovi volumi secondo un gioco architettonico e percettivo. Il corpo scala, posto all’ingresso, è il primo volume, in senso lato, nello spazio. E’ segnato da una struttura in acciaio verniciata di bianco ad anelli tubolari sovrapposti, a creare un gioco di “trasparente” barriera e una sorta di filtro, ancorati ad un piccolo setto murario-pensilina e a piastrini circolari. La scala vera e propria ha una leggera struttura portante in piatti di acciaio sagomati verniciati in bianco e pedate e pianerottoli in legno massello di rovere. La cucina è un volume parallelepipedo bianco “aperto”, quasi centrale nello spazio e a dividere la zona soggiorno dalla zona pranzo. I contenitori in legno di rovere naturale e i pensili in vetro satinato argentato della cucina riempiono e nello stesso tempo lasciano dei vuoti, delle aperture da cui guardare e per farsi guardare. Il volume cubico bianco del bagno-lavanderia condivide un lato con la parete perimetrale ed è segnato da asole e da porte in cristallo temperato satinato. Sullo sfondo la nuova grande vetrata in alluminio bianco permette di aprire verso il terrazzo e il paesaggio, non solo l’intera mansarda, ma soprattutto la zona pranzo. La zona soggiorno si posiziona tra il volume della cucina e il corpo scala. Il camino, ultimo volume nello spazio, basso semicilindro addossato alla parete cieca di confine, ha una finitura ad intonaco di cemento grigio spatolato ed è segnato da due bocche in acciaio nere, di cui una contenitore per la legna e da due canne fumarie in acciaio inox, di cui una del camino sottostante. L’intero spazio della mansarda è pavimentato in parquet in legno di rovere, proprio per sottolineare l’unitarietà dello spazio, ad eccezione del volume cucina che è pavimentato con lastre di pietra serena composte secondo la scansione dei moduli dei contenitori, e del volume del bagno-lavanderia pavimentato e rivestito in mosaico di vetro grigio chiaro. Sul terrazzo un Biomuro della Clayart, quinta in griglia di acciaio e zolle di campo cotte con uovo nido in terracotta per cinciallegre, scherma da occhi indiscreti una parte del terrazzo e dialettizza con una alta canna fumaria in acciaio inox.
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    Si trattava di intervenire su una mansarda di un edificio degli anni ’60 per trasformarla nella zona giorno di un appartamento sottostante. La mansarda era utilizzata prima della ristrutturazione a ripostiglio dai proprietari e tra l’altro all’interno giaceva allo stato di “rustico”. Lo spazio, di circa mq 90, si presentava ampio e luminoso con una vista eccezionale sul paesaggio circostante, caratterizzato oltre che da una planimetria quasi a ventaglio - l’edificio era stato adattato alla...

    Project details
    • Year 2005
    • Work started in 2004
    • Work finished in 2005
    • Client Michele e Lucia Di Paolo, Atina, Frosinone
    • Status Completed works
    • Type Interior Design
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