Contaminare, Rigenerare, Integrare

Nuovo Polo Fieristico a Barcellona P.G. Barcellona Pozzo di Gotto / Italy / 2012

42
42 Love 8,772 Visits Published
Premessa metodologica Il presente progetto si è dato un “motto” che vuole esprimere simbolicamente il percorso di conoscenza che intendiamo perseguire: Contaminare, Rigenerare, Integrare. La strategia progettuale associata è improntata ad un concetto di “trasformazione sostenibile” che centra l’attenzione sulla recente crisi energetica e, soprattutto, sui dissesti idro-geologici che hanno interessato negli ultimi anni il territorio del messinese, che testimoniano l'urgenza di ritrovare un equilibrio con il contesto ambientale, con le sue regole e le sue dinamiche. Un approccio sostenibile alla progettazione, dunque, che consenta di intervenire in aree, anche fortemente urbanizzate, proponendo nuove realizzazioni (energeticamente efficienti ed integrate con le dinamiche idrogeologiche, ecologiche e bioclimatiche del sito) ma anche interventi sull'edificato esistente (con una mirata strategia di riqualificazione energetica ed ambientale). Del resto, ogni processo di trasformazione che operi oggi in una prospettiva di lungo periodo, deve preoccuparsi innanzitutto di preservare e riqualificare le risorse scarse, dall'alto valore aggiunto ma fragili, il cui mantenimento è minacciato dall'attuale processo di sfruttamento e consumo. Gli ecosistemi naturali, risorsa scarsa per eccellenza, sono caratterizzati dalla capacità di offrire una serie di servizi, cosiddetti “ecologici”, quali per esempio la depurazione dell'aria e delle acque, la produzione di cibo, la microclimatizzazione, il contenimento dei suoli, semplicemente sfruttando l'energia solare. Questi stessi servizi, se forniti artificialmente, avrebbero un costo energetico ed economico insostenibile per qualsiasi soggetto pubblico o privato. Simbolicamente, quindi, la rinaturalizzazione/rigenerazione del corso d'acqua (saia) unitamente all'area d'intervento che attraversa, entrambi oggi fortemente degradati, è il primo passo per attivare un processo di riqualificazione che si possa espandere al resto del tessuto urbano. Concept progettuale Il presente progetto si prefigge con molta determinazione di trasformare il disastro in risorsa. Ai nostri occhi, l’area oggetto d’intervento rappresenta ed individua tre “forme” del disastro: • quello idrogeologico, testimoniato dai noti eventi alluvionali legati al dissesto idrogeologico. Per tale ragione il progetto pone al centro dell’attenzione una strategia di riqualificazione del percorso d’acqua esistente, esaltandone le potenzialità ludiche ed educative in opposizione/rimozione delle recenti tragiche connotazioni negative. Il tracciato della saia esistente e la sua fascia di rispetto viene integralmente mantenuto, rafforzandone ed ampliandone opportunamente gli argini: un meccanismo controllato e stagionale di “inondazione” artificiale/naturale creerà delle continue trasformazioni ambientali e costruirà un “dinamismo paesaggistico” capace di mantenere vive le connotazioni positive legate ai paesaggi d’acqua e creando inediti spazi per la collettività. In coerenza con tale input “rigenerante”, l’intero progetto formalizza una onda/marea verde rivolta alla riqualificazione ambientale e paesaggistica dell’area d’intervento. Gli orti esistenti vengono mantenuti e rafforzati, diffusi a caratterizzare il verde dell’area del nuovo Quartiere fieristico e trasformati in Orti urbani. • Quello ambientale, rappresentato dall’uso non conforme e spregiudicato del territorio, come testimoniano i numerosi edifici residenziali abusivi sparsi per l’area d’intervento. La loro evidente conflittualità con le nuove funzioni pubbliche non ne autorizza la semplicistica rimozione/espropriazione. Il progetto propone una sorta di project financing “rovesciato”, dove il mantenimento della proprietà privata viene “contaminato” dall’uso pubblico. I proprietari che vorranno evitare la procedura espropriativa potranno riconvertire le volumetrie esistenti secondo una logica di pubblica utilità e trasformando tale operazione in un investimento economico attivo e propositivo. Nelle volumetrie esistenti integralmente mantenute ed assorbite all’interno del nuovo parco possono facilmente trovare spazio varie attività commerciali e di servizio alle molteplici funzioni del complesso: da ristoranti a piccole strutture ricettive, centri benessere, servizi per il tempo libero, etc. Un meccanismo di premialità, consentirà ai più virtuosi e propositivi un premio volumetrico aggiuntivo, con la possibilità di realizzazione delle nuove volumetrie previste all’interno del parco. • Quello culturale, rappresentato dalla somma dei precedenti e racchiudente fattori antropici e naturali uniti nella produzione di un paesaggio certamente non esemplare. In questo senso, l’intera operazione proposta, improntata a criteri di partecipazione e condivisione progettual/culturale intende prefigurare una chiara occasione di riscatto che è doveroso fornire alle comunità locali, nell’ottica di una crescita integrata, sostenibile e volta a produrre processi di avanzamento sociali e della conoscenza. Il progetto “La creazione di nuove attività produttive connesse all'”industria dei contenuti” e dei “valori” culturali, in special modo quelle connesse al patrimonio culturale immateriale è considerata la vera sfida cui la Città e il territorio del Longano non possono sottrarsi se vogliono garantirsi nel medio-lungo periodo condizioni di sicurezza e di crescita per migliorare in modo permanente le condizioni di contesto che più direttamente favoriscono lo sviluppo socio-economico” (Dall’Introduzione al “Piano Strategico” del Comune di Barcellona Pozzo di Gotto) Coerentemente allo spirito che anima il Piano Strategico della Città, il presente progetto mantiene e rivalorizza totalmente le volumetrie esistenti sull’area, eccezion fatta per quelle funzioni specialistiche per cui è già prevista la necessaria delocalizzazione. Il complesso pacchetto funzionale previsto dall’art. 101 delle Norme di Attuazione è integralmente accettato e rispettato all’interno di un complesso polifunzionale e di una strategia di riqualificazione ambientale dell’area, la cui sostenibilità economica si rispecchia nell’ampio accoglimento del capitale privato nella formula che abbiamo definito di project financing “rovesciato”, arricchendo la proprietà privata di un plusvalore e di un uso pubblico. Queste in sintesi le azioni progettuali proposte: rigenerazione Il corso d'acqua viene rinaturalizzato ridefinendone la configurazione dell'alveo, realizzando un sistema di “piani d’acqua” che consente di assecondare e contenere le eventuali piene ed esondazioni, attraverso un meccanismo di “inondazione controllata” Tali contrazioni stagionali danno vita ad un paesaggio cangiante, mutevole in cui le terrazze e la vegetazione appaiono e scompaiono senza danni all'uomo e all'ambiente. Le aree umide sono gli ecosistemi con le più alte capacità depurative e rigenerative. Dal corso d'acqua, il processo di rinaturalizzazione si estenderà alle altre porzioni dell'area, dando vita a zone alberate, campi coltivati, impianti di fitodepurazione, percorsi naturalistici. Una parte del torrente ospiterà una teoria di pensiline fotovoltaiche che, oltre a creare zone d'ombra preziose per il relax e per la ventilazione naturale estiva, produrranno energia elettrica sufficiente a compensare gran parte dei consumi energetici della nuova Fiera. contaminazione Ad est del corso d'acqua l'area è occupata da numerose residenze costruite abusivamente e poi sanate, in deroga ai previsti standard urbanistici e senza nessun plusvalore qualitativo. Un approccio ecosistemico all'area offre l'opportunità di riqualificare il tessuto residenziale migliorando l'efficienza energetica degli edifici e la qualità ambientale e sociale degli spazi esterni. Una riqualificazione che, in tal senso, oltre a ridurre i costi per la comunità per il mantenimento di un insediamento non efficiente, aumenta il valore immobiliare dell'area e diventa occasione di coesione sociale. Inoltre riduce l’impatto ambientale chiaramente negativo di un’ipotesi di “demolizione” di una così cospicua volumetria esistente. Una semplice operazione di “smontaggio” e ricomposizione degli edifici, permette di dotarli di cappotti isolanti interni od esterni, ospitando nelle coperture pannelli solari termici o fotovoltaici per la compensazione dei consumi energetici. Le facciate esposte a sud accoglieranno giardini d'inverno per accumulare calore nei periodi freddi. L'acqua raccolta dalle coperture viene convogliata in un sistema di cisterne sotterranee, mentre le acque grigie e nere degli edifici vengono depurate attraverso impianti di fitodepurazione. Gli spazi aperti vengono invasi dalla vegetazione sotto forma di orti urbani e collettivi, di alberature da frutto, di spazi per il gioco, lo sport e il tempo libero. La vegetazione si sposta occasionalmente sulle pareti e le coperture degli edifici per migliorare l'integrazione ecosistemica e bioclimatica. integrazione I nuovi interventi, gli edifici che accolgono gli spazi della fiera, i movimenti di terra e gli spazi esterni, sono progettati tenendo conto di un'accurata integrazione funzionale, tecnologica, energetica tra strutture, impianti, materiali, variabili bioclimatico ambientali ed idrogeologiche. Il risultato è un intervento ad alta efficienza energetica la cui climatizzazione interna è affidata ad un sistema di ventilazione naturale che d'estate preleva aria fresca dall'area delle saie ed espelle aria viziata e surriscaldata dai camini solari posti in copertura. Nel periodo invernale l'aria prelevata dall'esterno viene preriscaldata da pompe di calore che sfruttano la microgeotermia. Le coperture verdi riducono il carico solare estivo, offrono ulteriori superfici vegetate accessibili e fruibili, si propongono come corridoi ecologici per l'inserimento ecosistemico dell'intervento. L'acqua piovana raccolta dalle coperture viene convogliata in ampie cisterne sotterranee sotto gli edifici e le piazze esterne. L'acqua raccolta verrà poi utilizzata per l'irrigazione, il raffrescamento estivo e tutti gli usi che non necessitino di acqua potabile.
42 users love this project
Comments
    comment
    user
    Enlarge image

    Premessa metodologica Il presente progetto si è dato un “motto” che vuole esprimere simbolicamente il percorso di conoscenza che intendiamo perseguire: Contaminare, Rigenerare, Integrare. La strategia progettuale associata è improntata ad un concetto di “trasformazione sostenibile” che centra l’attenzione sulla recente crisi energetica e, soprattutto, sui dissesti idro-geologici che hanno interessato negli ultimi anni il territorio del messinese, che testimoniano l'urgenza di ritrovare un...

    Project details
    • Year 2012
    • Main structure Mixed structure
    • Client Sicilfiere s.r.l., Barcellona Pozzo di Gotto (ME)
    • Status Competition works
    • Type Parks, Public Gardens / Public Squares / Adaptive reuse of industrial sites / Trade Fair Centres / Leisure Centres
    Archilovers On Instagram
    Lovers 42 users