Concorso di idee per la biblioteca di briosco | Giuseppe Balistreri

AREA D’INTERVENTO Il luogo oggetto dell’intervento progettuale è un’area attrezzata a parco urbano, con andamento planimetrico degradante verso via Leonardo Da Vinci e via Giosuè Carducci con un dislivello di circa 4 metri e confinante con la baita dell’Associazione Nazionale Alpini. La superficie complessiva è di 3.500, mq circa. IPOTESI PROGETTUALE Il progetto risponde alle istanze del bando di concorso con una struttura semi-ipogea costituita da tre “bracci” prospettanti su via Leonardo Da Vinci, dalla quale si avrà l’ingresso principale, contenenti funzioni diverse, ma modificabili all’occorrenza, collegati a un “corpo” centrale il quale si affaccia su una corte interna, invisibile dalla strada d’ingresso. Tutti gli ambienti risultano in tal modo illuminati da luce naturale e ciò contribuisce a limitare il fabbisogno energetico dell’edificio. Un percorso a “monte”, con accesso da via Giosuè Carducci, attraverserà l’area attrezzata a parco urbano con giochi per bambini, percorsi e luoghi di sosta, e condurrà a una rampa che penetrerà la corte dell’edificio e ne costituirà l’uscita secondaria (o di sicurezza). La zona antistante l’ingresso principale, prospiciente via Leonardo da Vinci, sarà sistemata a prato, con percorsi pedonali che si raccorderanno con l’adiacente Baita dell’Associazione Nazionale Alpini, formando piazze e vialetti utilizzabili come luoghi assembleari all’aperto. Dal viale d’ingresso si accede a una zona “reception” per il controllo e prestito dei libri, con annesso ufficio. A sinistra rispetto all’ingresso si troverà la sala lettura con 36 posti a sedere, illuminata dalla luce naturale proveniente dalla corte interna e dai due “bracci” dell’edificio nei quali saranno sistemati rispettivamente : le postazioni internet in uno e il settore bambini nell’altro. Alle pareti di questi ambienti sono addossate le librerie a scaffale aperto per una immediata consultazione dei volumi; altre scaffalature si trovano tra i tavoli della zona lettura, aventi la funzione, in questo caso, anche di separazione e di aumento del senso di “privacy”. A destra dell’ingresso, nel terzo “braccio” dell’edificio, si trova una sala polifunzionale da circa 50 posti, che può essere utilizzata per conferenze, proiezioni o riunioni per le varie associazioni che gravitano sul territorio. Adiacente a questa sala, con accesso dall’area d’ingresso, si trovano un archivio e la zona dei servizi igienici, compreso quello per disabili. Come già detto, nella parte retrostante si trova la corte interna, con le rampe per il collegamento al parco urbano e al percorso dalla via Carducci. Sulla corte interna si affacciano, oltre ai servizi igienici anche un locale adibito alla collocazione degli impianti tecnici. La superficie interna del manufatto è di 440 mq circa al lordo dei muri, corte e vano per gli impianti esclusi. MATERIALI E FINITURE La struttura dell’edificio è costituita da setti in c.a. gettati in sito, con solai di coperura costituita da una doppia orditura di travi in legno lamellare. Le pareti esterne sono rivestite da pietra locale per meglio armonizzarsi alla tipologia ipogea dell’intervento, mentre all’interno saranno rifinite con intonaco di tipo civile. I pavimenti interni avranno la superficie calpestabile realizzata con parquet di essenze dure; all’esterno i percorsi e le aree pedonali saranno realizzati con masselli autobloccanti. Sul prato tra la nuova biblioteca e la Baita sarà posizionata l’effigie degli Alpini realizzata con intarsi di marmo e pietre naturali. L’inerzia termica data dalle masse di terra e dalla collocazione ipogea dell’edificio, costituisce una naturale soluzione alle esigenze di risparmio energetico. Particolare cura deve essere posta alla illuminazione artificiale degli spazi comuni e alla zona lettura; le moderne lampade a led, per esempio, forniscono ottime soluzioni garantendo un basso consumo di energia elettrica. Tuttavia non può essere escluso, occasionalmente, il ricorso a un impianto di condizionamento dell’aria attraverso pompe di calore. La presenza della corte interna, inoltre, favorisce un rapido ricambio dell’aria interna, favorendo l’innesco di “correnti d’aria” tra la zona dei “bracci” dell’edificio e quella retrostante.