U Sinnu | federica schembri

Scicli, maggio 2014. Villa Penna è una delle location principali dell'evento "Nuvole - Viaggio nell'Arte Indipendente", tenutosi a Scicli nel Maggio 2014, che ha visto la partecipazione di circa 70 tra artisti, critici e curatori del panorama contemporaneo italiano e non solo, organizzato dall'Associazione SEM - Spazi Espressivi Monumentali.

L'idea nasce da Federica Schembri, con l'intento di lasciare un segno in quella villa, troppo spesso chiusa, inutilizzata, inutilizzabile, spoglia e priva di arredi. Un segno giocoso, non invasivo, removibile, low budget ma di grande effetto.

Si materializza così "U sinnu", o campana, o comunque vogliate chiamarlo, il gioco di strada per eccellenza, in dimensioni colossali.

Thanks to: Giuseppe Trovato per la collaborazione, Maria Rosa Carpinteri (Studio39 Scenografie) e Dario Vanasia per la realizzazione.

Villa Penna era il giardino privato dei Baroni Penna espropriata dal comune di Scicli nell’Ottocento in seguito a una controversia che portò alla devastazione di tutta la vegetazione interna. L’area si trova ai margini dell’abitato di Scicli (se non decisamente esterna alla sua estensione all’epoca) ed occupa le pendici nord dei colli della Croce e di san Marco.

La villa ospita il Complesso del Convento dei Cappuccini con una grande sala affrescata nei locali dell’antico Refettorio, alcune sale minori, un grande Cortile e una Scalinata che conduce ai giardini. L’edificio ha subito nel tempo un forte degrado, conseguente l’abbandono e gli usi spesso impropri.

La sua progettazione originale affrontava gli stessi temi compositivi dei grandi parchi annessi alle residenze reali europee del Settecento (modellazione del suolo, lunga scalinata assiale).

Solo negli ultimi anni il giardino è stato ripristinato sia nelle opere architettoniche che nella vegetazione, aperto al pubblico per eventi musicali e manifestazioni culturali.