Non habemus hic manentem civitatem sed futuram inquirimus (Eb 13,14) | maurizio fiore
Progettare una "chiesa provvisoria" Rome / Italy / 2013
Il progetto formula un modello di domus ecclesiae in grado di rispondere all’urgente bisogno di luoghi di culto “provvisori” per il post-catastrofe ma anche a successivi congruenti utilizzi in forza delle più recenti declinazioni del concetto di “provvisorietà”. Alla luce delle acquisizioni del Concilio Vaticano II° - filtrate dalla stringente contingenza del post-calamità intesa come preziosa occasione di riflessione che permette di transignificare il concetto di “provvisorietà drammatica” in “provvisorietà escatologica”, vera ed unica dimensione dell’esistenza cristiana - la domus proposta reifica la forma essenziale dei circumstantes, autentica e primigenia icona spaziale del “mistero di comunione” e risponde con precisione e chiarezza di senso alle esigenze liturgiche del “popolo di Dio pellegrinante verso la Gerusalemme celeste” manifestando, in definitiva, tutta la sua iconicità ecclesiologica ed escatologica.
Il progetto formula un modello di domus ecclesiae in grado di rispondere all’urgente bisogno di luoghi di culto “provvisori” per il post-catastrofe ma anche a successivi congruenti utilizzi in forza delle più recenti declinazioni del concetto di “provvisorietà”. Alla luce delle acquisizioni del Concilio Vaticano II° - filtrate dalla stringente contingenza del post-calamità intesa come preziosa occasione di riflessione che permette...
- Year 2013
- Work started in 2013
- Work finished in 2013
- Status Research/Thesis
- Type Churches
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