2013 - Concorso di progettazione dell’Ist. Comprensivo Scolastico in Via Carlo Amalfi nel Comune di Piano di Sorrento (NA)

Piano di Sorrento / Italy / 2013

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INTRODUZIONE GENERALE AL PROGETTO
Il progetto di un nuovo polo scolastico implica la necessità di ideare un ambiente consono alla capacità di percezione dello spazio di un alunno della scuola secondaria di primo grado.  In termini più concreti, l'alunno ha già compiuto un percorso conoscitivo che lo porta a riconoscere una aggregazione di nuclei, distinti in blocchi funzionali (simili agli isolati abitativi), uno spazio esterno (simile a piazze e/o giardini, parchi) con una propria organizzazione ed indipendenza, ma che, comunque, è interrelato ai nuclei stessi, ed  infine,  ad un tessuto di connessione (simile a strade e/o percorsi). Nella progettazione della scuola secondaria di primo grado, quindi, l'alunno deve poter avere la percezione della propria aula come uno spazio chiuso, delimitato, all'interno di un nucleo organizzato, mentre l'esterno del nucleo dovrà poter essere inteso come uno spazio filtro di passaggio tra il dentro ed il fuori. 
Nella nostra ipotesi progettuale si è pensato un microcosmo, simile ad una città,  in modo da portare l'alunno a percepire lo spazio come un intero, fatto di pieni e di vuoti, disposti secondo una logica funzionale. Si è suddiviso il complesso in 4 aree: l'amministrativa, quella dei servizi, della didattica e dei laboratori. La connessione tra le varie aree è affidata a collegamenti orizzontali e verticali, anche meccanizzati, distinti in interni ed esterni. Il sistema aggregativo proposto, inoltre, porta alla creazione di una serie di vuoti che diventano, per scelta progettuale, aree di ingresso e/o di sosta e uno spazio centrale di socializzazione tra gli alunni, la corte interna, che rimanda al concetto aggregativo delle agorà. Sul vuoto dell'ingresso e su quello della corte interna si è pensato una copertura sospesa che protegga dagli agenti atmosferici, ma permeabile all'aria ed alla luce, dalla superficie curva a tratti trasparente e in altri opaca per la presenza di pannelli fotovoltaici. Una pensilina sottolinea il vuoto sull'area di sosta tra mensa e palestra. Lo spazio esterno antistante tutto il fronte del complesso su via C. Amalfi è stato ridisegnato per creare una cerniera tra edificio e città, cerniera che si slarga davanti l'ingresso e che si diversifica in isole di verde, acqua, pavimentazione, sedute in una sorta di invito sia alla sosta che all'attraversamento. Il verde costruito perimetra il complesso scolastico e sul fronte dell'area didattica si slarga per inglobare lo spazio destinato alle attività all'aperto. Una semplice recinzione separa ma non divide il verde preesistente con quello disegnato. Ancora del verde costruito, il giardino pensile, è stato ideato sulla copertura dell'area didattica con un duplice intento: ecologico-funzionale: raccolta e riciclo acque piovane, didattico-funzionale: laboratorio di scienze all'aperto.
 
A INSERIMENTO PAESAGGISTICO, FRUIBILITA' E DISEGNO DEGLI SPAZI APERTI E RELAZIONE CON IL COMPLESSO CIRCOSTANTE ESISTENTE E CONFORMITA' ALLA L.R.35/87.
L'area di intervento si trova all'interno di un quadrilatero delimitato da via C. Amalfi, via della Stazione, via Santa Margherita, via Bagnulo. La zona è ricoperta, per il 70% circa, da una fitta vegetazione di tipo mediterraneo. Le abitazioni presenti, con affaccio principalmente su via C. Amalfi e via Santa Margherita, hanno un'altezza massima di cinque piani. Si ritrovano, in zona, anche strutture pubbliche. L'attuale edificio scolastico si colloca tra la casa di cura "San Michele " e via Bagnulo. La caratteristica più significativa dell'area va ravvisata nella vegetazione che, per scelta progettuale, si è pensato di preservare. La nostra ipotesi nasce, infatti, dal desiderio di riequilibrare quanto presente sull'area oggetto del concorso con un intervento in grado di esaltare le potenzialità del sito. Da qui la scelta di occupare il minimo spazio possibile per permettere una integrazione tra verde preesistente e costruito come si può osservare anche dal planovolumetrico.
Il verde ridisegnato, che prevede anche il recupero di alcune essenze arboree importanti che insistono sulle aree attuali, perimetra il complesso scolastico e si espande in quello preesistente senza soluzione di continuità e l'area destinata alle attività all'aperto si pone, di fatto, al centro della fascia verde. La scelta di preservare la vegetazione esistente implica la possibilità di definizione di un parco da usufruire dalla città con aperture sia su via Santa Margherita che su C. Amalfi. Opzione, da condividere con l'amministrazione comunale, e che risulta più complessa da dettagliare in questo concorso. Di fondamentale importanza è anche la scelta progettuale di aver allontanato i volumi più elevati (i blocchi aule e laboratori) dal fronte stradale di Via Amalfi al fine di non creare una barriera costruttiva di forte impatto su di essa. Difatti, lo spazio aperto antistante il complesso scolastico sulla medesima via è stato completamente ridisegnato ed ampliato per essere fruibile liberamente dall'intera cittadina, ponendosi come elemento riqualificante dell'intera zona.



B CARATTERISTICHE FUNZIONALI E COSTRUTTIVE E QUALITA' ARCHITETTONICA COMPLESSIVA DELL'INTERVENTO.
Il complesso scolastico è stato suddiviso in 4 aree: l'amministrativa, quella dei servizi, della didattica e dei laboratori, costruite intorno alla corte interna.
I contenitori di queste aree sono diversificati per forme e/o trattamenti parietali che consentono una immediata identificazione delle funzioni.
L'area amministrativa è un contenitore a forma di "elle" , ad un unico livello, che si scompone in due zone: una più tecnica e l'altra che comporta la sala professori e la biblioteca degli alunni. Per scelta progettuale è stata posta sul fronte di via C. Amalfi, immediatamente vicina all'ingresso in modo da fluidificare il flusso delle persone e non interferire con l'andamento scolastico. Il trattamento parietale di questo contenitore è stato pensato in intonaco con semplici bucature per la zona più tecnica, mentre per l'altra sono state pensate vetrate a tutt'altezza ritmate da pilastri.
L'area dei servizi fuori terra, pensata in sequenza, si scompone in auditorium, mensa e palestra. Il garage, invece, è posto al piano interrato.
Il volume dell'auditorium che si percepisce percorrendo via C. Amalfi,  è sottolineato da una quinta muraria, pensata in listelli di pietra, su cui si apre un'unica bucatura: uno dei due  ingressi pubblici all'auditorium. La lama d'acqua che scorre lungo tratti della quinta muraria si riversa in un incavo, definito da uno spazio verde dalla forma irregolare che, a sua volta, si stempera nei "san pietrini" della pavimentazione del marciapiede. Un "ponte sull'acqua" collega lo spazio esterno con quello interno. Il trattamento parietale è stato pensato in pannelli metallici invecchiati (cor-ten). L'auditorium è un doppio volume: sulla platea, infatti, si affacciano una serie di sale per la proiezione, il controllo audio ed elettrico e due per interpreti. Anche se di dimensioni non generose può comunque ospitare 320 persone e quindi si presta anche ad eventi di carattere cittadino. Gli accessi all'auditorium sono stati diversificati a seconda del tipo di utenza. Infatti, gli alunni vi accedono direttamente dall'edificio, gli altri possono farlo o da un ingresso all'interno dell'area del complesso oppure da quello su via Amalfi. Questo permette, in caso di eventi di carattere cittadino di non invadere lo spazio prettamente scolastico. La quinta muraria in listelli di pietra, di fatto si pone come filtro tra interno ed esterno e racchiude sia l'ingresso dell'auditorium che le rampe per vie di fuga. Per le funzioni che svolge è ovviamente non casuale la scelta di porre questo contenitore a diretto contatto con l'esterno. La copertura di questo contenitore è interamente ricoperta da pannelli fotovoltaici. Questi elementi, necessari a contribuire al recupero energetico come previsto dalla normativa specifica, non sono comunque visivamente percepibili dalla strada grazie all'accorgimento di aver elevato i setti perimetrali dell'edificio in questione.
La mensa, ad un unico livello, con il medesimo trattamento parietale del contenitore amministrativo, si pone tra auditorium e palestra. Il suo volume si percepisce perché ritagliato tra due spazi vuoti: una zona di verde costruito e una di sosta a cui gli alunni possono accedere direttamente dalla sala. Questa ed un'altra apertura sulla zona verde garantiscono ulteriori vie di fuga. Internamente, la mensa dialoga, mediante un diaframma trasparente, con la corte. L'ingresso a essa, per gli alunni, avviene direttamente dall'interno dell'edificio, mentre per i fornitori o il personale di cucina dall'esterno mediante un percorso sia pedonale che meccanizzato da via C. Amalfi.
La palestra, dal volume importante, si pone come ultimo dei servizi fuori terra e si articola in due spazi: quello della sala ginnica e quello degli spogliatoi, due per gli alunni ed uno per gli insegnanti. La possibilità di usufruire di questo spazio anche in orari non scolastici ha portato ad avere un doppio accesso: direttamente dall'edificio tramite uno spazio filtro, per gli alunni, da un percorso pedonale esterno con ingresso su via C. Amalfi per tutte le altre utenze. In particolare, dallo spazio filtro vi è una ulteriore apertura che consente agli alunni di accedere alle aree per le attività esterne. Il trattamento parietale di questo contenitore è in intonaco colorato, mentre la struttura della copertura è in travi di legno lamellare.
L'ampio garage interrato, come richiesto, è servito da due distinti percorsi carrabili per l'ingresso e l'uscita che immettono entrambi su via C. Amalfi. Doppi collegamenti verticali anche meccanizzati consentono l'accesso diretto all'edificio scolastico. Nello spazio tra quest'ultimi vi è la zona di sosta temporanea per gli accompagnatori degli alunni. 
L'area didattica, su tre livelli, si scompone in otto aule per piano. La sequenza delle aule è scandita da pilastri in c.a. intervallati da diaframmi trasparenti a tutt'altezza, con brise soleil orientati per schermare l'irraggiamento estivo. Il trattamento parietale è stato pensato in intonaco rosso.
L'area dei laboratori, anch'essa su tre livelli, costituisce l'alter ego di quella didattica. Infatti, i  due volumi contrapposti sono uniti da collegamenti orizzontali. Questo permette un facile passaggio dall'una all'altra senza perdite di tempo. Inoltre, la sequenzialità  e la sovrapposizione a più livelli dei laboratori consente sia una flessibilità degli spazi interni che una scelta mirata  alle esigenze specifiche degli alunni. Per questo contenitore più tecnico si è pensato un trattamento parietale in pannelli prefabbricati in cls.
La copertura delle due aree è costituita dal giardino pensile con le duplici funzioni di cui si è già parlato e che rappresenta, all'ultimo livello, la continuità del verde preesistente.
La corte interna, vuoto tra pieni costituisce il centro del polo scolastico. Come spazio è  definita in piano dagli ampi collegamenti orizzontali, ed in verticale da vetrate che si aprono su di essa. La pavimentazione si differenzia in modo da creare una sorta di palcoscenico su cui poter inscenare eventuali rappresentazioni. Questo è accentuato dalla presenza di una manciata di elementi verticali di varie altezza, in lamiera forata di colore azzurro che costituiscono il fondale. Per scelta progettuale, gli elementi verticali hanno un duplice significato: funzionale perché fungono da camini di ventilazione del garage interrato, estetico perché rappresentano degli oggetti che per disposizione sembrano degli elementi museali e  che al contempo, per materiale, si prestano a possibilità di trattamento cromatico e pittorico. E' per questo che assegnamo a tali oggetti  semplici il ruolo di  opera d'arte, come sosteneva Mies van der Rohe "less is more" e cioè il meno è più.


C  SOLUZIONI TECNOLOGICHE ED IMPIANTISTICHE PER L'EFFICIENZA, IL CONTENIMENTO E L'AUTOSOSTENIBILITA' ENERGETICA E LA SOSTENIBILITA' AMBIENTALE.
Con la presente relazione si vogliono descrivere gli interventi previsti in progetto al fine di garantire la riduzione dei consumi energetici contestualmente alla minimizzazione dell'impatto ambientale causato dalla costruzione di un nuovo edificio.
I criteri - obiettivo che si sono seguiti nella progettazione dell'edificio in oggetto possono essere schematizzati nei seguenti punti:
* Consumare meno energia e ridurre le spese di riscaldamento e condizionamento;
* Migliorare le condizioni di vita all'interno dell'edificio migliorando il suo livello di comfort ed il benessere di chi vi soggiorna;
* Partecipare allo sforzo nazionale ed europeo per ridurre sensibilmente i consumi di combustibile derivante da fonti fossili;
* Proteggere l'ambiente in cui viviamo e contribuire alla riduzione dell'inquinamento del nostro paese e dell'intero pianeta;
* Investire in modo intelligente e produttivo i finanziamenti pubblici.
Di conseguenza, in base a questi criteri ,si sono progettati:
* Le strutture portanti e l'involucro edilizio dell'edificio;
* L'impianto di condizionamento;
* Gli impianti di illuminazione artificiale;
* Gli impianti di produzione dell'energia da fonti rinnovabili;


TECNICHE DI RISPARMIO ENERGETICO
L'approccio seguito sarà improntato ad una strategia Low Carbon con l'obiettivo di garantire ottimali livelli di comfort limitando i consumi di energia e di conseguenza le emissioni di C02.
In quest' ottica si affronterà la progettazione degli impianti seguendo le linee ormai consolidate del Passive Design Building e della Green Tecnology .
In particolare la " Progettazione passiva dell'edificio" è rivolta all'ottimizzazione dei seguenti aspetti:
* controllo della radiazione solare nel  rispetto dei vincoli esistenti;
* illuminazione naturale (daylight);
* ventilazione naturale, recupero di calore e passive cooling;
* inerzia termica;
* prestazioni energetiche dell'involucro opaco e trasparente;
* utilizzo di materiali e tecnologie a ridotta energia grigia ed elevata riciclabilità.
L' applicazione delle "Tecnologie verdi" verranno implementate attraverso un'attenta valutazione della possibilità di utilizzare tecnologie sostenibili per ridurre i consumi di energia e per la  generazione dell'energia nel rispetto delle richieste progettuali e normative.
In questa ottica l'obiettivo primario del progetto sarà quello di minimizzare il fabbisogno energetico dell'edificio migliorando l'efficienza energetica dell'involucro edilizio, garantendo di conseguenza un più alto livello di comfort climatico alzando la temperatura superficiale interna. L'effettiva necessità ed efficacia degli interventi valutati verranno individuate preliminarmente con una campagna di monitoraggio delle temperature esterne e con una simulazione del comportamento dinamico dell' edificio nelle diverse condizioni climatiche mediante un software basato su un modello numerico che è in grado di definire le richieste energetiche del complesso sia per il condizionamento che per la produzione di acqua calda sanitaria .


INVOLUCRO EDILIZIO
La vigente normativa in materia di risparmio energetico (legge n. 10 del 1991 e successive) disciplina in particolar modo l'applicazione di requisiti minimi in materia di prestazioni energetiche degli edifici, definendo dei valori limite di trasmittanza termica per le varie parti componenti l'involucro edilizio.
Tali valori vengono forniti in funzione della zona climatica e della tipologia dell'edificio.
Il comune di Sorrento ricade nella zona climatica C ed è caratterizzato da una temperatura esterna di progetto di 2°C e da 1030 gradi giorno.
Tenendo conto di ciò si propone di coibentare le pareti opache verticali mediante l'utilizzo di mattoni in laterizio alveolato rivestiti con intonaci a base di bio calce, in modo da avere, oltre ad una trasmittanza in linea con quanto previsto dalla legge, una massa superficiale tale da garantire una buona inerzia termica, una parete priva di discontinuità interne e quindi non soggetta a fenomeni di condensa interstiziale ed un'elevata traspirabilità, grazie alla porosità dei materiali; per la copertura ed i solai su terreno si prevede di utilizzare come materiale coibente il sughero espanso.
Gli spessori dei materiali costituenti gli elementi di chiusura dell'involucro edilizio verranno determinati secondo quanto previsto dalle leggi in materia di risparmio energetico ed in particolare secondo quanto riportato nella legge 10/91 e s.m.i.
Per ciò che riguarda i serramenti, attraverso i quali passa gran parte dell'energia termica scambiata tra edificio ed ambiente esterno, dopo un'attenta analisi dei costi benefici, si è scelto di utilizzare serramenti con vetrocamera a doppio vetro basso emissivo e telaio in PVC caratterizzati da una trasmittanza complessiva massima pari a 1,1 W/mqK. Nella scelta degli infissi si terrà conto dei requisiti non solo termici ma anche acustici.
Inoltre sarà previsto l'utilizzo di sistemi di schermatura dai raggi solari diretti dei componenti trasparenti (ad es. i brise soleil della facciata delle aule) ; tali sistemi verranno studiati in modo da favorire comunque un'adeguata illuminazione naturale.
Si evidenzia che i materiali utilizzati per le chiusure perimetrali dell'edificio, e cioè laterizi in argilla, sughero, calce, gesso e calcestruzzo sono stati scelti tenendo in massima considerazione l'impatto ambientale ed il consumo energetico durante il loro intero ciclo di vita, dalla produzione alla dismissione.


D COSTO DI REALIZZAZIONE DELLE OPERE
Il calcolo della spesa è stato fatto in base ai prezzi unitari del prezziario della Regione Campania ed in base a prezzi correnti del mercato dell'edilizia in conseguenza dei ribassi medi offerti dalle imprese.
L'importo totale stimato, comprensivo degli oneri per la sicurezza, risulta essere pari a € 5'000'000.


 


 


 

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    Project details
    • Year 2013
    • Client Comune di Piano di Sorrento (NA)
    • Status Competition works
    • Type Schools/Institutes / Concert Halls / Graphic Design / Urban Renewal
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