Su dal Ballerino | Massimo Valente

Open Space con Terrazza Rome / Italy / 2013

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Questo piccolo appartamento è situato al primo piano di una palazzina del quartiere Tuscolano la cui facciata non riesce a nascondere le tracce della cicatrice della speculazione edilizia del dopo guerra, ma che nel tempo invece, ha trasformato all’esterno il “biscotto” di lamiere e fuochi di strada del mercato, in una piazza pedonale sulla quale si affaccia, con la terrazza, sopra il ristorante stellato Michelin “Giuda Ballerino”.

Il committente è una donna di mezza età, single, appassionata di teatro.

Tutto è avvolto dal senso della memoria che, su uno sfondo neutro, con circostanza rileggiamo nella scelta degli oggetti che si rincorrono tra i piani della libreria; biciclette, manichini e vecchie foto di famiglia, di quelle di una volta però.

In uno spazio fluido, senza porte, incalzano le funzioni dell’abitazione che tende lo sguardo verso la terrazza.

L’architetto, si sa, pur di dare completezza al suo lavoro, spesso trascura tutti quegli spazi quotidiani della casa in cui “nascondere” oggetti quali l’aspirapolvere, lo stendino, la tavola da stiro, la scala, scopettoni e tutto ciò gli sta intorno.

In questo caso il tema del ripostiglio è interpretato non di meno sulla parete principale dell’appartamento, dietro le monolitiche superfici mobili che, scorrendo, rivelano il grande caos.

Lo stesso si costruisce sopra la piega del pavimento che, senza soluzione di continuità, si infila in esso.

Tra i pannelli, la libreria, ispirata allo skyline di New York, oltre a sottolineare il ritmo verticale della composizione, allo stesso tempo si modifica proprio in virtù del movimento delle pareti mobili.

Il controcampo è rappresentato da un piano scrivania di oltre 5,00 ml che insiste sulle finestre che affacciano sullo spazio esterno.

I piani di profondità diversa, presentano funzioni necessariamente diverse che si contrappongono formalmente con una doppia configurazione ad “L”.

La cucina sfrutta per la colonna frigo forno lo spessore dell’intercapedine, il piano cottura a tre fuochi amplifica visivamente la dimensione del piano lavoro; formalmente sviluppa le due profondità, dei pensili e del piano, sottolineate dalla diversa finitura del rivestimento in lastre di gres porcellanato laminato.

Basi e pensili di “Ikea” scommettono sull’idea di un design democratico dove “l’angolo cottura” possa a tutti gli effetti affrancarsi dall’immaginario collettivo per addentrarsi di diritto in quello spazio di soggiorno, che è pranzo, studio, ingresso e ripostiglio, e in quelle giornate pesantissime, anche camera da letto.

Il bagno prosegue idealmente la linea dei servizi; qui il lungo piano d’appoggio per il lavabo, quando si inserisce all’interno della doccia, diviene una seduta.

A meno della parete della doccia, alcuna linea di fuga altera la semplicità dello spazio, privo di lastre di rivestimento.

Dal lato opposto la parete profonda ospita delle mensole per i piccoli oggetti a corredo della sala.

Non ci sono porte, a meno di quella invisibile del bagno, indispensabile per gli ospiti e per evitare di esasperare la ricerca stessa di fluidità.

In un salto dimensionale, la camera da letto sale di livello consentendo il passaggio degli impianti e si raccorda, ad una prima quota, con il pavimento della terrazza.  Questo, in corrispondenza di essa, è dunque rialzato sia per creare un blocco fisico che garantisca la privacy richiesta, uno spazio più protetto, ma ha anche lo scopo di riproporzionare le dimensioni della terrazza, trasformandosi in un podio di legno in cui inserire una funzione specifica.

Un’altra stanza, a cielo aperto, dove i muri divengono però confini stabiliti da oggetti funzionali come la panca, il divano, il podio, o magari una vegetazione progettata.

Tra il podio e la terrazza è inserito letteralmente un “ponte”, nel senso heideggardiano, che connette due spazi invisibilmente divisi, mettendoli a confronto; un monolite rivestito in lastre di gres porcellanato laminato 3000x1000x3,5mm è un grande piano che contiene un lavello e, occasionalmente, un piano cottura elettrico, e consente di isolarsi dall’uso della cucina all’interno della casa e suggerisce la convivialità, anche all’esterno.

Il controcampo è un divano, anch’esso rivestito con le lastre Slimtech Caramel della Lea, che accorcia il lato lungo e stira il lato corto della terrazza e che presenta, dietro la spalliera, fioriere che completano lo sfondo circondandolo di profumi e colori.

“Braccioli” ad altezze variabili scandiscono il ritmo e sono dei veri e propri piani di appoggio.

Verticalmente, per tutta la lunghezza, una panca di 10,00ml in listelli di legno, protegge lo sguardo verso la piazza, soprattutto quando si è seduti; orizzontalmente, un pergolato timidamente cerca invece di preservare dalla vista di sguardi indiscreti, ma l’esigenza di luce ha per ora lasciato nel tessuto del pergolato, delle finestre aperte che guardano al cielo ed una dilatazione del passo della struttura mentre si snoda verso la panca.

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    Questo piccolo appartamento è situato al primo piano di una palazzina del quartiere Tuscolano la cui facciata non riesce a nascondere le tracce della cicatrice della speculazione edilizia del dopo guerra, ma che nel tempo invece, ha trasformato all’esterno il “biscotto” di lamiere e fuochi di strada del mercato, in una piazza pedonale sulla quale si affaccia, con la terrazza, sopra il ristorante stellato Michelin “Giuda Ballerino”.Il committente è una donna di mezza età, single, appassionata di...

    Project details
    • Year 2013
    • Work started in 2013
    • Work finished in 2013
    • Status Completed works
    • Type Interior Design / Refurbishment of apartments
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