PARCHEGGIO DI TESTATA IN LOCALITA’ LONGEA NEL COMUNE DI MOENA - Concorso di idee - Progetto partecipante

Parcheggio in località Longea nel Comune di Moena Trentino-Alto Adige / Italy / 2013

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RELAZIONE DI PROGETTO


-    Premessa


Il problema del traffico veicolare pubblico e privato delle nostre città e la necessità di una sua possibile soluzione presenta due aspetti fondamentali: uno legato ai fattori fisici della città e del suo territorio, l’altro politico. Il primo dipende dalla struttura propria delle città italiane, quasi tutte storiche, che mal sopportano, in particolare  quelle di modeste dimensioni, l’impatto con masse sempre più consistenti di automezzi; il secondo riguarda il grave ritardo nella programmazione e realizzazione di una politica delle infrastrutture dei trasporti a livello urbano e territoriale. Politica che molte città del resto d’Europa hanno attuato da tempo favorendo la realizzazione di parcheggi multipiano, consapevoli  della grande importanza che assumono gli spazi per la sosta dei veicoli per una migliore vivibilità e fruizione delle città e del loro territorio. Un ritardo, quello del nostro paese, comprensibile solo se si considera il disagio di confrontare “l’invadenza” delle strutture per il parcheggio con la dimensione formale, storica delle nostre realtà urbane. La realizzazione di strutture delle dimensioni proprie dei parcheggi, anche se sotterranei, ha infatti delle implicazioni formali e pone problemi di impatto ambientale non indifferenti che vanno sicuramente risolti in termini di architettura sostenibile. La soluzione del problema del traffico urbano con la costruzione di adeguati parcheggi pubblici e il potenziamento dei sistemi di trasporto pubblico urbano è però divenuto improcrastinabile. 


 



- Il parcheggio Longea


La realizzazione di un parcheggio per 250 posti auto  in località Longea nel comune di Moena pone indubbiamente problemi di questa natura a forte impatto ambientale che si aggiungono a quelli, già presenti sul territorio, generati principalmente da una notevole  antropizzazione, conseguenza di un intenso sviluppo turistico e il cui rischio è quello di produrre ulteriori effetti negativi su un paesaggio caratterizzato da forti valenze e connotazioni estetiche.


Pertanto, saremmo inevitabilmente indotti a pensare, in linea di principio, che il nostro territorio, per la maggior parte di casi caratterizzato da una ormai riconosciuta fragilità (rischio sismico, dissesti geologici, sfuttamento dei siti, ecc...), non sia più in grado di sostenere interventi di questo tipo......nonostante che, in molti casi, una natura forte e potente riesca ad avere il sopravvento rispetto ai danni generati sul territorio, il più delle volte dovuti a realizzazioni architettoniche particolarmente esuberanti e “ingombranti” per forma e dimensioni che non sempre tengono conto del carattere e delle peculiarità del luogo.


Una contraddizione evidente, quest’ultima, che indurrebbe ad atteggiamenti di non intervento che però avrebbe, come conseguenza, un impoverimento economico sul territorio.


Siamo convinti invece che sia possibile operare su un luogo per potenziarlo e valorizzarlo, pur nel rispetto della sua salvaguardia; l’importante è  che la comunità tradizionalmente insediata in un luogo ma anche coloro i quali entrano in contatto con il paesaggio con motivazioni diverse (turisti, nuovi residenti, stranieri  ecc.) ne abbiano “cura” e rispetto e stabiliscano con esso un rapporto “profondo” in una prospettiva non necessariamente distruttiva e alterante.


Tali riflessioni assieme alla lettura e interpretazione del luogo ci hanno indotto a individuare alcuni criteri fondamentali per il progetto.


 



-    Il progetto 


Il principio insediativo e le scelte progettuali:


Il parcheggio, il ponte/tunnel, la rotatoria di accesso al parcheggio e il sistema dei collegamenti  carrabili con la parte alta del paese


 



Nell’ipotesi di decongestionare il centro abitato e il conseguente potenziamento del servizio di trasporto pubblico urbano, il comune di Moena individua un’area, in forte pendenza a valle della Strada Statale 48 fuori del centro abitato, in prossimità dell’albergo Belvedere, area ritenuta la più idonea per la realizzazione di un parcheggio di testata multipiano, e indica, come possibile, la realizzazione di un ponte di collegamento tra la strada statale 48 e la Via Ischia. 


Il particolare sito in forte pendenza ha suggerito, per la soluzione progettuale, di incassare l’edificio sulla parete est utilizzando l’area sottostante la sede stradale, ciò al fine di poter ricavare  il numero di posti auto richiesti  e principalmente  di avere come risultato formale un edificio  che non sia percepito come corpo eccessivamente emergente e ingombrante. 


Il parcheggio, del tipo aperto, si sviluppa su 4 livelli al di sotto della strada e ha la capienza di 260 posti auto; il piano di copertura dell’edificio è destinato a tetto giardino. Il fronte ovest del parcheggio è caratterizzato da una “parete filtro” realizzata con listoni in legno lamellare disposti verticalmente che corrono con un ritmo costante per tutta la lunghezza dell’edificio; la funzione della parete è quella di mediare tra l’impianto interno dalle connotazioni fortemente tecnologiche del parcheggio e l’esterno che al contrario è caratterizzato da elementi naturali, consentendo nello stesso tempo dall’interno la fruizione visiva del paesaggio.


Vi si accede da est e da ovest attraverso due brevi tratti di strada in galleria, collegati sulle due sponde del fiume Avisio da un ponte, che conducono su una rotatoria alla quota 15,00 del tetto del parcheggio; dalla rotonda una prima rampa di accesso conduce al 1° livello del parcheggio a quota 12,00; da tale quota delle rampe semielicoidali conducono ai piani inferiori del del 2° del 3° e del 4° livello, rispettivamente a quota 9,00, quota 6,00 e quota 3,00). A partire dal 4° livello è possibile risalire, attraverso altrettanto rampe semielicoidali fino al 1° livello, da quest’ultimo una rampa consente di guadagnare l’uscita fino alla rotatoria: il sistema delle rampe di collegamento ai vari  piani consente una circolazione interna fluida con percorsi privi di incroci.


L’ingresso e l’uscita del parcheggio viene regolato da un’impianto di barriere automatico con un’elaboratore centrale che, contabilizzando i posti macchina, liberi o occupati, regola sbarre, bigliettatrice, verificatore di tessere, gettoniera elettronica. Ad ogni posto macchina sarà presente un sensore che rileva la presenza dell’autoveicolo all’


La realizzazione di una rotatoria, contenuta all’interno del corpo del parcheggio e posta al disotto della quota della strada statale; la diversa giacitura e angolazione del ponte rispetto alle indicazioni di piano (la luce del ponte non supera i 50 metri); il breve tratto di strada sul lato est, di collegamento con la strada Cernadoi (verso la zona a nord di Moena) realizzato in galleria, sono tutte scelte mirate a produrre un risultato con un impatto ambientale il più possibile contenuto.  


 



Collegamenti  e percorsi pedonali


Il blocco principale dei collegamenti verticali (scale e ascensori), posto in posizione baricentrica, consente l’accesso a tutti i livelli: uno spazio cavo che si sviluppa per tutta l’altezza del parcheggio e si conclude sul tetto giardino con un belvedere, unico elemento emergente visibile rispetto alla strada Cernadoi: una struttura leggera realizzata in acciaio e vetro, punto di relazione con il paesaggio ed elemento riconoscibile.


Lungo i bordi interni a ridosso della “parete filtro” si snodano i percorsi pedonali che collegano i vari piani del parcheggio alle diverse quote della strada; dalla quota 3,00 del 4° livello è possibile accedere al parco urbano del Torrente Avisio da qui, un sistema di percorsi pedonali conduce al centro abitato; dal parcheggio una passerella pedonale a quota 6,00 del 3° livello collega le due sponde del torrente. Un’altra passerella pedonale chiude il circuito dei sentieri che si sviluppano sulle due rive scavalcando il fiume in prossimità della “piaz de Ramon”.


Al 4° livello ( quota 3,00) è prevista la stazione di prelievo biciclette per il servizio di bike-sharing.


 



Strutture e materiali


Punto 1: Lo scavo


Per la  realizzazione  del parcheggio è indispensabile eseguire uno sbancamento con l’uso di martelloni essendo in presenza di roccia dolomitica di cui; 


Non conoscendo il grado di frattura della roccia e non essendo a conoscenza se il pendio roccioso su cui si deve operare sia posto “a frana poggio” è opportuno prevedere in corso d’opera opportune chiodature mediante l’utilizzo di barre di acciaio armonico tipo diwidag e iniezioni di boiacca cemetizia additivata .


Successivamente alle iniezioni le barre saranno tirantate ; 


Tale intervento preventivo  ha lo scopo di evitare in fase di scavo il disgaggio di blocchi lapidei fratturati a seguito delle vibrazioni trasmesse dai mezzi meccanici


 



Punto 2: La struttura del parcheggio


La struttura del parcheggio sarà di tipo misto (conglomerato cementizio armato e acciaio da carpenteria) fatta eccezione per il setto centrale con andamento curvilineo che delimita lo spazio vuoto destinato ai collegamenti verticali (scale e ascensori) questo è realizzato in conglomerato cementizio armato gettato in opera.


Della stessa tipologia sarà il muro di contenimento realizzato in opera direttamente contro roccia con funzione di contenere la spinta del fronte di scavo, in sostituzione delle chiodature provvisorie realizzate durante le operazioni di sbancamento.   Tale muro verrà irrigidito mediante setti ad esso ortogonali, per tutta l’altezza del fabbricato, con una distanza di interasse di circa 8 metri.


I pilastri in c.c.a., fino al 4 impalcato, saranno del tipo prefabbricato vibrati in stabilimento


Lo spazio cavo dei collegamenti verticali sarà coperto in sommità con una struttura leggera in acciaio e vetro.


Le travi portanti agli impalcati saranno del tipo precompresso, allo stesso modo i solai saranno realizzati con travetti precompressi, eventualmente accoppiati, e successivo getto in opera in modo da poter sopportare i carichi di legge per impalcati carrabili.


Il nuovo tratto della strada statale 48 verrà realizzato mediante una soletta piena in c.c.a. poggiata sul muro di contenimento e sui setti di irrigidimento.


Le fondazioni dei pilastri saranno costituite da plinti a bicchiere incassati nella roccia. il muro di contenimento e il setto centrale fonderanno su una platea nervata. Plinti e platee saranno collegati da travi pastoia gettati in opera.


La struttura della rotatoria sarà costituita da due cilindri concentrici in conglomerato cementizio gettato in opera e sarà fondato su una platea nervata in c.c.a.


Le rampe di collegamento tra i vari piani del parcheggio saranno realizzate a sbalzo sostenute da mensole disposte nella direzione dei raggi.


I due cilindri saranno collegati in testa tramite il solettone in c.c.a. che funge da rotatoria di smistamento del traffico.


Il cilindro esterno fungerà anche da parziale opera di contenimento del terrapieno che sarà realizzato successivamente alle operazioni di sbancamento.


Tutte le opere di contenimento verranno dotate di opportuni sistemi di drenaggio mediane geocompositi costituiti da geotessili filtranti accoppiati ad un nucleo separatore tridimensionale drenante.


Al piede delle opere di contenimento verrà collocata  una tubazione corrugata, microfessurata per l’allontanamento delle acque drenate.


 



Punto 3: La struttura del ponte


Il ponte carrabile avrà una sede stradale larga metri otto e una sola campata con una luce di m.45 circa; esso avrà una struttura  a sezione composta di cemento armato-acciaio.


In particolare la soletta sarà realizzata con pannelli in conglomerato cementizio precompresso e sarà collegata ad una struttura reticolare spaziale in acciaio munita di controventi sia verticali che orizzontali. Verranno utilizzati profilati in acciaio a doppio T da 240 e tiranti in angolari o PN accoppiati.


L’appoggio, dal lato della rotatoria, sarà costituito da una pila formata da quattro pilastri  in c.c.a. collegati tra loro al livello dei piani da una soletta. 


Sul lato opposto il ponte sarà poggiato sull’opera di imbocco alla galleria.


La passerella di collegamento pedonale tra le due sponde del torrente Avisio sarà con struttura in acciaio e avrà una larghezza utile di metri 2,50 e una luce di 30 m circa; sarà del tipo strallato con calpestio in acciaio e legno. Le funi di acciaio saranno collegate da un lato alla pila di sostegno del ponte carrabile e dall’altro lato a due puntoni inclinati in legno lamellare, muniti di tiranti, fondati su uno zatterone in c.c.a. incastrato nella roccia.


Le due gallerie di collegamento al parcheggio hanno una lunghezza ciascuna di circa 170 metri. La sezione utile per l’uso veicolare, assimilata ad un rettangolo, è di metri 10 x 6.


La galleria che riceve il traffico proveniente dal ponte e che collega questi con la via Ischia, avrà una pendenza del 3,4% e per una buona metà, essendo prossima alla superficie del suolo, sarà realizzata scavando una trincea coperta successivamente da un solettone in c.c.a., la restante parte sarà realizzata con l’impiego di frese con punte dimantate e l’eventuale uso di microcariche. A seconda del grado di fessurazione della roccia si porranno in opera tiranti dei tiranti iniettati con funzione di consolidamento provvisionale.


La trave rovescia di base e la calotta saranno realizzate in opera in conglomerato cementizio armato con sezione scatolare di dimensioni nette interne di metri 10 x 6.


In caso di presenza di roccia fortemente fratturata il rivestimento verrà realizzato  a tratti previa collocazione  di idonee centine metalliche di puntellamento.


Sul prospetto estero, ancorata alla struttura in c.c.a., sarà realizzata una “parete schermo” in legno lamellare e acciaio alla quale sono collegate le passerelle pedonali di piano.


Le parti esterne dell’edificio saranno lasciate a faccia-vista e trattate con vernici trasparenti protettive colorate.


Il ponte pedonale che collega il “parco urbano del torrente Avisio” con la Piaz de Ramon mettendo in contatto le due sponde dove il torrente fa un’ansa, sarà realizzato con una struttura in acciaio e legno e sarà del tipo “strallato” con puntoni in legno lamellare e funi di acciaio che reggeranno la passerella costituita da profilati in acciaio e pavimento in legno.


 

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    Project details
    • Year 2013
    • Main structure Steel
    • Client Comune di Moena (TN)
    • Status Competition works
    • Type Parking facilities
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