Amiat, nuova sede operativa, Torino | +Studio Architetti | Filippo Orlando

Il progetto della nuova sede operativa AMIAT, localizzata nei pressi del Parco Colletta a Torino, offre l'occasione per ripensare un ambito urbano marginale, ma dai forti caratteri ambientali.

La struttura risponde agli obiettivi funzionali ed operativi dell'Azienda e tenta di avviare un processo di rivalutazione del luogo attraverso l'enfatizzazione dell'identità paesistica, della qualità compositiva e della sostenibilità ambientale di un insediamento inteso come nuova infrastruttura del territorio.

L'impianto si sviluppa lungo una matrice orizzontale, parallela a via Ravina, che definisce il sistema delle aree fuori terra e interrate per il parcheggio dei mezzi, il volume con le funzioni di operatività del centro e le aree dedicate all'Ecocentro e al Centro Operativo. Nel volume su via Ravina si concentrano: il blocco uffici, l'area tecnica, gli spogliatoi del personale articolati in sei blocchi funzionali e le scale di accesso all'autorimessa interrata.

L'attenzione si è declinata attraverso una soluzione compositiva che propone volumi e coperture come "colline artificiali" a sviluppo orizzontale. I profili non omologati né; simmetrici hanno coperture "a verde" che offrono un'opportuna attenuazione dell'impatto visivo della nuova sede operativa dalla vicina collina torinese. Uno spalto di terrapieno vegetalizzato verso via Ravina si sviluppa gradualmente con un profilo dalla lieve inclinazione, andando a sfiorare il rivestimento di facciata.

L'uso marcato del legno, come elemento di pelle esterna, integra l'attenzione alla sostenibilità del progetto: il rivestimento a lamelle verticali della lunga facciata, con il contrasto di luci e ombre, accentua il delicato profilo delle coperture.

La sostenibilità ambientale del progetto è confermata dall'obiettivo di intendere il nuovo complesso anche come "produttore di energia" ad alta passività termica tramite il ricorso a fonti energetiche rinnovabili.