CASA della CULTURA

ristrutturazione edilizia e nuova desinazione d'uso _ la fabbrica del suono Aquilonia / Italy / 2015

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Questo  progetto, come altri di +tstudio associati, è il tentativo di ricomporre la frattura tra il rurale e la contemporaneità, frattura accentuatasi, dalle nostre parti, l'Irpinia d'Oriente, a seguito della schizofrenica attività edilizia che  si è registrata dopo sisma del 1980 e grazie/a causa alla conseguente legge nazionale per la ricostruzione.


Un vecchio asilo, per ovvie ragioni di decrescita, lascia il posto ad una nuova tipologia di attività: ricreativa ma con attenzione ai risvolti occupazionali: una casa della musica, ovvero una piccola fabbrica del suono,con una grande sala prova, camerini, auditorium e piccoli studi. Una destinazione d'uso "proattiva" ci auguriamo dove si possa fare ascolto di qualità o inventarsi mestieri che qui non ci sono mai stati.


I caratteri dell'edificio sono essenziali, quasi archetipici pur rispettando le linee e gli ingombri del precedente edificio.


I rimandi formali sono chiaramente di origine rurale, guardiamo agli essiccatoi di tabacco o ai pagliai che ancora resistono, reduci,  disseminati sul territorio; strutture autocostruite che impiegano sapientemente il legno stagionato, i tronchi d'albero sbucciati e le lamiere ondulate di recupero per procurare protezione dall'acqua e al contempo essiccare, asciugare, conservare il materiale in esse custodito.


L'edificio insiste sulla piazza principale del paese, dedicata a Marconi, primo trasportatore di onde sonore, punto nodale, quasi una quinta scenica che fronteggia in controcampo l'ordine gigante della chiesa matrice. Due luoghi, ci piace pensare, di diffusione del sapere, due padiglioni vocati all'ascolto, alla vibrazione, uno religioso l'altro laico. Due elementi architettonici che declinano in maniera differente anche la dimensione dello spazio urbano che, con le loro masse (l'una di pietra calcarea, l'altra di legno) chiudono. Le forti strombature che caratterizzano l'auditorium e la grande vetrata sono direttamente prese a prestito dagli edifici istutuzionali che cingono il perimetro della piazza stereometrica: l'edificio scolastico, il comune, il bar, il palazzetto signorile. Tutte le loro "aperture", gli accessi al pubblico e alla luce propongono una strombatura alla soglia, una forma di accoglienza accentuata, un benvenuto. L'edificio progettato e realizzato si presenta quindi con un mantello ligneo di larice siberiano, con due blocchi stereomentrici a doppia falda a costituire i due corpi di fabbrica principali: l'auditorium nel corpo basso e i laboratori nel corpo alto ( provvisto di un piano seminterrato con sale di registrazione e relative regie e sale prova).


La lunga falda a sud,  esasperata, se vogliamo, dalla necessità di massima captazione solare, apre lo spazio alla corte interna , il cortile, in connessione con i volumi  interni dell'auditorium e delle sale prova per il tramite di una loggia porticata.


Al piano superiore si apre lo spazio della web radio, neomarconiana,  con uno spazio living che, dalla grande vetrata, racconta le attività interne , come lanterna collettiva, comunitaria, luogo dell'ascolto e focolare urbano. 


La Casa della Cultura chiude l'infilata di piccole baracche che nel tempo hanno occupato il lato a valle della strada, vecchi "orti della guerra" di cui oggi resta la sola funzione di deposito , (quasi un rimando diretto all'autocostruzione rurale) , e si inserisce con la propria sagoma tra i corpi snelli di una edilizia civile onesta dei primi anni sessanta quasi a ribadire, dopo tutti questi anni, un segno architettonico indiscutibile di queste aree che è la doppia falda posta a chiusura dei corpi edilizi. Noi ne proponiamo una interpretazione asciutta.

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    Questo  progetto, come altri di +tstudio associati, è il tentativo di ricomporre la frattura tra il rurale e la contemporaneità, frattura accentuatasi, dalle nostre parti, l'Irpinia d'Oriente, a seguito della schizofrenica attività edilizia che  si è registrata dopo sisma del 1980 e grazie/a causa alla conseguente legge nazionale per la ricostruzione. Un vecchio asilo, per ovvie ragioni di decrescita, lascia il posto ad una nuova tipologia...

    Project details
    • Year 2015
    • Work started in 2012
    • Work finished in 2015
    • Main structure Reinforced concrete
    • Client Comune di Aquilonia
    • Contractor d'agostino costruzioni con sistema tetto ( strutture in legno ) , il fiore del legno ( ebanisteria ) , edilferro ( opere in ferro) , murano michele (pavimentazioni), dell'anno nicola sas (impianti elettrici), gm (impianto idrico sanitario)
    • Cost 1.300.000 ca
    • Status Completed works
    • Type Research Centres/Labs / Nursing homes, rehabilitation centres / Theatres / Museums / Concert Halls / Archaeological Areas / Conference Centres / Pavilions / Exhibition Design / Sports Centres / Interior Design / Custom Furniture / Lighting Design / Exhibitions /Installations / Media Libraries / Warehouses / Structural Consolidation / Product design / self-production design / Building Recovery and Renewal
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