Centro Naturium Lab | SAO architecture - Schiavello Architects Office

Montepaone Lido / Italy / 2017

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Il team Schiavello Architects Office vince ex aequo il concorso di idee bandito su iniziativa dell'imprenditore regionale e delegato Confesercenti di Soverato Giovanni Sgrò, in partnership con l'Ordine degli Architetti di Catanzaro.


Fin dalla sua nascita il nuovo Progetto architettonico NATURIUM si vuole caratterizzare per uno spiccato rapporto con le realtà territoriali della Calabria . L'intento è di costituire un polo di cultura a disposizione della cittadinanza, in un quartiere molto commerciale lungo la strada che conduce da Montepaone a Soverato. Vuole essere un centro dove poter sviluppare programmi di didattica ambientale rivolti alle scuole dell'obbligo, manifestazioni artistiche e culturali, corsi di formazione, convegni e dibattiti sui grandi temi dell'ambiente e della società, mostre.


Il centro Naturium dovrà essere anche un luogo di studio, lavoro, di supporto per giovani, studenti, creativi, imprenditori, piccole medie imprese. Un luogo vivo e da vivere, modello di uno sviluppo sostenibile capace di realizzare incontri, laboratori ed appuntamenti creativi, mostre temporanee che favoriscano processi di inclusione sociale, rigenerazione urbana e innovazione culturale. Un tempio del food naturale in cui fare tanto altro ancora, teatro, musica, concerti, start up, attività per bambini, mostre, pittura, cinema, in spazi allestiti in modo flessibile e sostenibile, proprio per accogliere di volta in volta le necessità dettate dalle diverse attività.


L'idea è di ospitare periodicamente l'esposizione dei prodotti regionali food (biologico, biodinamico, locale e tipico) e no food (abbigliamento, igiene), dalle energie rinnovabili alla medicina naturale, dall'artigianato al didattico, all'interno di "Temporary Shop”, che tradotto alla lettera significa “negozio a tempo”. Si tratta di uno spazio che viene occupato a rotazione, a tempo, da attività anche molto diverse tra loro. Spazi non convenzionali che esprimono profonde mutazioni sia di funzione sia di concetto, e che possono essere considerati come una delle evoluzioni più attuali del retail moderno. Temporaneità come trasformabilità, attirano l’attenzione del pubblico e degli operatori di settore, accogliendo così richieste ed esigenze tra le più innovative del mercato.


Creare un Centro, un mercato contadino, con l'intento di promuovere relazioni tra produttori, consumatori e territorio basate sui principi della filiera corta, del consumo critico e consapevole, dell'attenzione all'ambiente e per tutelare i consumatori e mantenere vive le aree agricole della nostra regione, nel rispetto della terra e della dignità di chi ci vive e lavora. Un luogo ideale all'interno del quale sperimentare temi moderni ed allo stesso tempo antichissimi: ambiente, alimentazione, biodiversità, istruzione, informazione, cultura, sport, relazioni, green economy e processi produttivi.


L'idea di Schiavello è quella di "rivestire" lo scheletro dell'edifico esistente con materiali naturali, riconvertirlo utilizzando come concetto "la germinazione, il ciclo vitale della pianta", allo scopo di annullare gli aspetti più "invadenti" della struttura già in essere e stimolare, nel visitatore, un immediato richiamo visivo con l'ambiente naturale.


Le persone, guardando l'edificio, potranno così ricondurre la loro mente al mondo delle piante, collegando subito l'edificio alla funzione per la quale è stato progettato e alle attività in esso svolte, tutte incentrate sul rapporto dell'uomo con la natura.


 


Un edificio da riqualificare con una maggiore concentrazione di materiali e ambienti sostenibili quali il legno, l'acqua, le piante ed il sole. Rivestire l'edificio per consentirgli di "cambiare faccia" aumentandone al contempo la funzionalità, grazie a pannelli di legno frangisole facenti funzione di schermo. Tale gioco di schermature potrà impreziosire contemporaneamente tutto lo spazio interno ed esterno e trasformare l'edificio esistente in un piccolo ma suggestivo parco, con un gioco di luci ed ombre.


La facciata è progettata quindi per trasformare in architettura la morfologia della pianta. Da qui l'affermazione: "Naturium dove il ciclo del seme diventa architettura".


Riconvertire l'edificio, quindi, utilizzando come concetto "la germinazione" che è l'insieme dei processi che portano allo sviluppo di una piantina dal seme. Solo quando vi sono le condizioni di umidità, ossigeno, luce e temperatura favorevoli tale processo ha inizio: l'acqua viene assorbita avidamente, il seme si rigonfia e vengono attivati i processi metabolici che provocano l'allungamento della radichetta verso il basso, la crescita del fusticino verso la luce e l'aprirsi delle prime foglioline che rendono possibile il nutrimento autonomo. E' questo il sorprendente ma allo stesso tempo naturale processo che l'involucro del nostro progetto vuole evocare.

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    Project details
    • Year 2017
    • Status Competition works
    • Type Multi-purpose Cultural Centres
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