Una piazza italiana

Sistemazione e riqualificazione di due piazze storiche Rionero in Vulture / Italy / 2009

1
1 Love 2,317 Visits Published
Straordinarie forze primordiali hanno modellato e reso fertile il Vulture: colate di lava, piogge di lapilli e terremoti, seguiti dall’azione delle acque superficiali che hanno rigato il territorio con profondi solchi funzionali alla natura ed all’uomo. Proprio ai margini di uno di questi solchi, il Vallone Imperatore, si è sviluppata la città di Rionero. Le recenti demolizioni, che pure hanno determinato la perdita dell’unico edificio rappresentativo del periodo tra le due guerre mondiali esistente in città, hanno reso evidente la struttura urbana della quale la grande piazza risultante è compluvio orografico e sociale. Non resta perciò che “per levare” riscoprire le tracce possibili di quanto ipotizzato e disegnare lo spazio della piazza con il racconto della storia del luogo. A partire da Palazzo Fortunato a monte e dai giardini pubblici a valle, le aree pedonali orizzontali delle due piazze saranno estese al massimo, fino a divenire tangenti in corrispondenza della zona centrale dell’invaso. Il salto di quota risultante sarà superato con un’ampia gradonata che formerà un teatro all’aperto. I gradoni, insinuandosi sotto la piazza superiore, formeranno lo spazio della sala pubblica nel volume terrazzato determinato dal salto di quota. Solo una leggera vetrata separerà lo spazio chiuso dal teatro all’aperto, consentendo viste incrociate tra interno ed esterno. Lo spazio antistante la sala polifunzionale potrà ospitare spettacoli o manifestazioni pubbliche anche con notevole afflusso di persone, con la possibilità di allestire eventi speciali utilizzando anche la terrazza panoramica superiore o chiudendo temporaneamente al traffico la vicina carreggiata. La piazza superiore sarà direttamente adiacente a Palazzo Fortunato, il quale fu ristrutturato in stile vagamente neogotico alla fine dell’ottocento. La facciata del palazzo rivolta verso la piazza è composta su un modulo di circa 5,13 m, interrotto solo dall’ultimo portale del corpo basso per far spazio al basamento della torre. Tale modulo sarà utilizzato nel disegno della pavimentazione ad archi intrecciati, nella quale la vicinanza dei due centri di curvatura ed il taglio del salto di quota determineranno la formazione di quadranti progressivamente più deformati, fino alla serie di triangoli alla punta estrema del belvedere. Il disegno ad archi intrecciati, tipico dello stile gotico, ricorda inoltre le onde sismiche che tante volte hanno colpito la città, tanto che sul margine ovest della piazza il movimento diviene sussultorio ed un lembo della pavimentazione si solleva, fino a formare un’onda in elevato che diviene il basamento del busto di Giustino Fortunato. Quest’ultimo sarà rivolto verso la torretta del palazzo, ove il grande meridionalista amava ricevere gli amici per animate discussioni politiche. Il bronzo sarà posizionato all’altezza delle persone nella piazza, in modo che si abbia l’impressione che l’onda ne abbia travolto il corpo, senza abbatterlo, lasciando emergere solo la testa. Un raggio di luce proveniente dalla torretta del palazzo illuminerà il monumento nelle ore notturne. La piazza così configurata si aprirà come magnifica terrazza-belvedere della città verso la piazza inferiore e verso la Fontana Grande. Al disegno storicizzato della piazza superiore si contrapporrà il disegno evocativo dell’orografia naturale originaria della piazza inferiore. Grandi lingue di lava separate dal compluvio centrale in acciottolato ripristineranno il segno del Vallone Imperatore. Nel punto più a valle della piazza il compluvio terminerà nella fontana monumentale che ne chiuderà la prospettiva. Essa sarà composta da un ampio bacino nel quale una grande coppa in pietra tracimerà acqua lungo il bordo. Sulla coppa, ideale rappresentazione dei “palmenti” (vasche in muratura per la pigiatura e fermentazione del vino), un gruppo plastico in bronzo ricorderà il lavoro dei contadini nel momento di massima gioia e speranza, costituito dalla festa della vendemmia e pigiatura dell’uva. Con essi sarà ricordato il Vino Aglianico, prodotto simbolo dell’eccellenza dei frutti del territorio del Vulture. Il disegno della pavimentazione della piazza centrale nei pressi della fontana attraverserà la carreggiata, segnando così l’attraversamento pedonale più importante dell’invaso (nel quale i pedoni avranno assoluta precedenza sulle autovetture) e proseguirà fino al vialetto interno dei giardinetti pubblici. Si otterrà così un unico spazio pedonale che a partire da Palazzo Fortunato arriverà fino a Via Galliano. Nel tratto terminale della parete, originata dal salto di quota tra le due piazze, in corrispondenza della gradonata, affiorerà una lama di acqua (facente parte del sistema di ricircolo della fontana a valle) che alimenterà il compluvio centrale della piazza inferiore con un sottile velo d’acqua circoscritto alla canalina di scolo realizzata in pietra nera. Nelle giornate di pioggia il compluvio assolverà la sua naturale funzione di raccolta ed evacuazione delle acque della zona centrale della piazza. Tra le funzioni indicate dal bando per il contenitore di servizi culturali da ubicare nella zona centrale dell’invaso, quella della sala polivalente ci è sembrata la più confacente allo spazio disponibile ed alle necessità della città. Infatti la chiara indicazione di voler conservare la vista da valle verso gli edifici monumentali del centro storico, rende incompatibili volumi emergenti oltre la quota della piazza superiore, anche se confinati lungo il lato ovest come indicato dalla planimetria allegata al documento di indirizzo progettuale. Allo stesso tempo volumi completamente interrati sono incompatibili con i vincoli idrogeologici ed il pericolo di allagamento del sito in caso di eventi eccezionali. D’altro canto Palazzo Fortunato presenta spazi ancora non pienamente utilizzati, ai quali possono essere aggiunti ulteriori spazi con la valorizzazione dell’edificio contiguo di Palazzo Catena e degli altri edifici abbandonati che completano l’isolato. Il volume seminterrato proposto è modellato dal piano di calpestio della piazza superiore e della piazza inferiore, dalla presenza del collettore fognario, dalla strada carrabile lungo il lato ovest della piazza e dalla direttrice curva delle facciate degli edifici ad ovest della piazza inferiore. In tale volume saranno ricavati: la pensilina di accesso dalla piazza, uno spazio di ingresso con i servizi di accoglienza ed igienici dal quale si accederà alla sala polivalente. Essa sarà sistemata a gradoni in parallelo con la scalea esterna e da quest’ultima separata da un’ampia vetrata, che all’occorrenza sarà oscurabile con tenda interna motorizzata. La sala sarà allestita con caratteristiche acustiche e visive tali da poterne consentire l’utilizzo per molteplici tipologie di eventi. L’utilizzo principale dello spazio sarà quello di sala conferenze a servizio delle attività culturali di Palazzo Fortunato. Le altre funzioni compatibili potranno essere quelle di sede delle riunioni del Consiglio Comunale, di sala per proiezioni audiovisive e cinematografiche, di sala per la celebrazione delle ricorrenze e matrimoni civili. La sala potrà inoltre ospitare piccoli eventi musicali o teatrali (senza la possibilità di allestire le scene). Per tali usi saranno previsti i presidi acustici, l’impianto di amplificazione del suono, la cabina per proiezioni, la saletta di regia e traduzione simultanea, una saletta per riunioni o per l’uso di camerino. Le uscite di sicurezza saranno ubicate nella vetrata verso la piazza e nella zona retrostante della sala, dove per mezzo di pochi gradini si raggiungerà la strada retrostante con uscita in corrispondenza del basamento del monumento a Giustino Fortunato. Gli spazi tecnici per gl’impianti e di deposito saranno ubicati al piano parziale sotto la gradinata della sala. Restituire alla città una sala pubblica con ubicazione e finiture di prestigio è senz’altro il miglior modo di ricordare il Cinema-Teatro Combattenti, tuttavia ci sembra opportuno suggerire che, in migliore sintonia con gli auspici per il nostro inquieto tempo, la nuova sala venga denominata “aula della pace”
1 users love this project
Comments
    comment
    user
    Enlarge image

    Straordinarie forze primordiali hanno modellato e reso fertile il Vulture: colate di lava, piogge di lapilli e terremoti, seguiti dall’azione delle acque superficiali che hanno rigato il territorio con profondi solchi funzionali alla natura ed all’uomo. Proprio ai margini di uno di questi solchi, il Vallone Imperatore, si è sviluppata la città di Rionero. Le recenti demolizioni, che pure hanno determinato la perdita dell’unico edificio rappresentativo del periodo tra le due guerre mondiali...

    Project details
    • Year 2009
    • Status Competition works
    • Type Public Squares
    Archilovers On Instagram
    Lovers 1 users