CENTENARIO | L.M. Andolina

Lo scrittoio CENTENARIO nasce da una sintesi che ha istintivamente origine nelle principali esperienze formative dell’autore: la maturità conseguita presso la scuola d’arte applicata prima, organizzata secondo un sistema del tutto simile al Bauhaus, e gli studi universitari in architettura dopo.

Concepito come una vera e propria architettura, lo scrittoio mostra un design rigoroso ed essenziale che, come faceva Gerrit Rietveld, si basa su un metodo di progettazione semplice in funzione di una produzione su larga scala.

Come avveniva nel Bauhaus, i materiali usati sono sia naturali come il legno, che tecnologici come l'acciaio o la plastica, utilizzati con l’intento di ottenere leggerezza, bellezza del design e razionalità, nonché economicità realizzativa, tenendo conto, come nel Bauhaus, delle nuove tecniche produttive e dei nuovi materiali disponibili, senza trascurare la qualità degli stessi e la cura dei dettagli; ciò al fine di ottenere un oggetto funzionale, dalle forme semplici e geometriche, destinato ad entrare nella vita quotidiana delle persone.

Tutto questo coincide con la ricorrenza, nel 2019, dei 100 anni dalla nascita del BAUHAUS, punto di riferimento per il design e l'architettura del XX secolo, nonché dei 50 anni dalla scomparsa del suo fondatore, Walter Gropius, il quale, con altri esponenti come Eileen Gray, Herbert Bayer, Anni Albers e Ludwig Mies Van Der Rohe, si è rivelato essere la principale fonte di ispirazione del progetto.