riqualificazione di Piazza dei mille a Mola di Bari | Arcangelo Primato

spazi nella città, in collaborazione con l' arch. Bianca Rodriguez Mola di Bari / Italy / 2020

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Il progetto per la riqualificazione di piazza dei Mille a Mola di Bari muove i suoi primi passi dall'idea di restituire forza e vitalità a quello snodo stradale in cui  la città settecentesca e quella ottocentesca si incontrano. La prima sensazione che ha suscitato il sito di intervento è quella di strade che, tagliando gli isolati, si aprono in una piazza che, pur vissuta come luogo dello stare dai cittadini, non è concepita urbanisticamente come tale ma per l'appunto come mero nodo stradale su cui convogliano le due tipologie di città. L'idea progettuale nasce da queste prime considerazioni e si basa sull'idea di richiudere gli isolati stradali, andando a concepire lo spazio suddividendolo in più luoghi frammentati che restituiscono l'ordine al tessuto urbano e allo stesso tempo generano spazi dello stare dove il cittadino può svolgere delle funzioni, può raccogliersi e concedersi un momento personale o può riunirsi con gli altri cittadini.


Ogni elemento progettuale si presenta come il palcoscenico il cui edificio costituisce la quinta necessaria a rendere quello spazio fruibile ed accogliente. Vengono a generarsi così degli ambienti dove il cittadino può sentirsi a casa, dove può condividere momenti per sè o con gli altri. L'idea di concepire lo spazio non come unica piazza, ma come piazza diffusa, elementi frammentati che ricompongono una concezione moderna di piazza, genera non più uno snodo bensì tre spazi che dialogano al meglio tra loro, sui cui le diverse aree si affacciano. I poli sono gli elementi che tengono unite le diverse aree progettuali, attorno ai quali tali aree di snodano e si articolano. Gli spazi progettuali sono quindi generati dagli isolati e tagliati successivamente a partire dagli assi stradali principali che confluiscono nel sito: gli assi settecenteschi e ottocenteschi.


Le aree progettuali hanno lo scopo di mettere insieme le funzioni vitali di cui il sito ha bisogno, di riconnettere gli spazi e di restituirli alla città ed ai suoi cittadini attraverso un confronto continuo con la pre-esistenza e una lettura delle necessità e dei servizi che mancano nell'area di intervento.


L'idea è quella di concepire uno spazio di tutti, dove ognuno si sente partecipe e parte integrante di una comunità, dove ogni spazio è del cittadino e come tale si sente in dovere e in diritto di prendersene cura come se fosse un'estensione della propria casa. Per questi motivi, le cinque aree generate dispongono di quattro tematiche principali legate dal concetto di luogo dello stare proprio del cittadino: le aree più grandi sono dedicate appunto ai luoghi di permanenza, dello svago e dello stare e sono destinate ad una libreria a cielo aperto e ad un parco giochi per bambini. Le aree più piccole sono destinate alla produzione e all'informazione rispettivamente un orto urbano e ad un'area di informazioni dedicata al municipio, dove è collocato anche uno spazio per il bike-sharing.  La quinta area, quella prospiciente la chiesa è concepita come un luogo di incontro e di accoglienza alla chiesa stessa.


Nonostante le diverse destinazioni d'uso di ogni spazio, l'utilizzo dei materiali e degli arredi urbani restituisce allo spazio una chiara impronta unitaria. L'intero progetto dispone l'utilizzo di soli tre materiali: il legno, la pietra leccese e le aree verdi. Questo rende possibile la realizzazione di aree diverse per funzionalità ma allo stesso tempo omogenee, dove il calore del legno e la familiarità della pietra gialla leccese rendono lo spazio unitamente accogliente. Tali aree impermeabili sono realizzate attraverso un percorso diretto scandito dalla luminosità della pietra, mentre le aree per lo stare sono definite da listelli di legno, delle dimensioni di 240x60cm si dispongono a partire dall'orditura degli edifici, quasi come degli elementi di prolungamento dell'edificio stesso, che accompagnando il suolo ridisegna una parte della città. Tale pavimentazione detta le misure degli elementi di arredo urbano, modulari e facilmente smontabili. Nonostante le loro dimensioni sono univoche, sono state pensate tipologie di arredo diverse a seconda della funzione che devono svolgere. Talvolta si  parla di sedute, talvolta di recipienti per contenere gli orti urbani, talvolta di altalene, scivoli e giochi per bambini. Ogni area è concepita e differenziata per le necessità di ogni cittadino e cerca di racchiudere i bisogni di ogni fascia di età e di ogni esigenza.


L'area prospiciente al Municipio è dedicata ad uno spazio per lo stare per una maggiore permanenza grazie alla presenza di elementi scatolari in legno che ridisegnano il prospetto del municipio sulla piazza, pensati come contenitori per libri o oggetti di comune uso che il cittadino ha voglia di condividere con gli altri fruitori dello spazio. Ognuno può lasciare un libro in prestito e prenderne un altro favorendo uno scambio culturale. Lo spazio è pensato anche per il lavoratore, che in pausa può rilassarsi steso su una panchina o comodamente seduto a leggere un libro. Il prospetto del Municipio, grazie all'aggiunta di tali elementi tridimensionali, riprende vitalità. Inoltre la presenza dei listelli del legno che si protraggono sulla superficie dell'edificio, garantiscono una migliore conservazione della fascia basamentale, maggiormente soggetta a problemi di degrado delle superfici. I listelli di legno in alcuni punti lasciano spazio ad aiole, in altri accolgono comode sedute di 120x120 cm accompagnate da un comodo schienale in legno e sormontate da un ulteriore elemento nuovamente in legno per permettere di ombreggiare il fruitore dello spazio che può leggere il libro più comodamente in penombra. Ulteriori elementi di arredo sono le panchine in blocchi di pietra gialla leccese, altro unico materiale utilizzato, e la presenza di alberi che rendono l'ambiente più simile a quella che definiamo una “foresta di libri”. Un ambiente quasi magico e contemplativo che porta il fruitore ad estraniarsi per un po' dalla quotidianità per concedersi del tempo per sé.


La seconda area per dimensione è il “playground”, uno spazio dedicato ai bambini e alle loro famiglie, al divertimento e alla distrazione dei bambini. Il progetto è concepito con la stessa logica della prima area: listelli di legno, percorsi in pietra leccese disegnano lo spazio e pensiline in legno sormontano il percorso principale scandendo il percorso da un gioco ritmato di ombra e luce. Ciò che differenzia questa area dalla prima sono la diversa tipologia di arredo urbano utilizzato e l'idea di rendere quest'area con una prevalenza di aree verdi. In questo modo si ottengono due aree concepite in modo molto diverso in quanto la prima è più simile ad una piazza, la seconda più ad un parco, quasi come a portare la natura all'interno della città. Concepita come un giardino pubblico da un lato – quello che dialoga maggiormente con la chiesa – e come un parco divertimenti dall'altro, l'area è scandita da elementi urbani simili a quelli della prima area ma dove compaiono delle altalene per i bambini fiancheggiate dalle panchine quadrate per il genitore che li accompagna. Altro arredo urbano presente nell'area è uno scivolo realizzato sempre in legno e coperto anch'esso per permettere diverse aree ombreggiate per consentire una piacevole permanenza alle famiglie. Di fronte, l'area di ingresso alla Chiesa, dove un percorso in pietra viene concepito come un tappeto che porta il visitatore ad accedere alla Chiesa. In quest'area sono presenti alberi e panchine in pietra, e si concepisce l'area come un momento di raccolta all'ingresso nel luogo sacro.


La terza area si trova davanti all'ingresso del Municipio. L'idea è di restituire una maggiore importanza all'accesso, per cui si concepisce l'area come un luogo di informazione per le funzioni che svolge il Municipio ed in generale per accogliere il visitatore e renderlo maggiormente informato della bellezza della città. Da qui è possibile prendere in prestito una bici, grazie al servizio di bike-sharing istituito. Il muro di sfondo di tale area viene arricchito con fioriere in legno così come il prospetto di fronte dove vi è l'ingresso al Municipio, accompagnato ai suoi lati da fioriere in pietra leccese che simboleggiano ed evidenziano l'ingresso.


L'ultima area è desinata al fattore produttivo. Vasche in legno, che riprendono le medesime dimensioni dei moduli dei listelli, scandiscono l'area e danno vita ad un orto urbano. L'idea è quella di permettere ai cittadini di avere uno spazio privato all'interno del suolo pubblico dove poter coltivare frutta, verdura e ortaggi di loro produzione, nell'ottica di rendere uno spazio della città personale e condiviso con gli altri, sempre nell'idea di potersi prendere cura degli spazi coollettivi e di contribuire alla manutenzione dello spazio pubblico.


Il progetto vuole rileggere il contesto e reinterpretarlo, attraverso il dialogo tra architettura e partecipazione sociale. L'idea di base dell'intero progetto è quello di restituire umanità ai luoghi tramite l'amore delle persone che li abitano. La situazione in cui il nostro paese si è trovata ad affrontare, insieme al resto del mondo, deve renderci maggiormente attenti ai temi della condivisione, all'idea che insieme è più bello e che si può fare di più se le forze vengono unite, che la nostra casa non è solo delimitata dalle mura delle nostre abitazioni, bensì si estende anche agli spazi pubblici e che da soli non siamo abbastanza per prendercene cura ma l'impegno di ognuno di noi può contribuire a generare risorse primarie indispensabili per l'intera umanità. Prendersi cura di un luogo, e renderlo contemporaneamente proprio e di tutti è la forza evocativa di questo progetto che si prende carico dei problemi non solo progettuali ma anche sociali, nella speranza che l'dea di una felicità vera solo se condivisa mai come in questo momento renda le persone libere di crederci ancora.

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    Project details
    • Year 2020
    • Status Competition works
    • Type Parks, Public Gardens / Public Squares / Urban Furniture / Town Halls / multi-purpose civic centres / Churches / Urban development plans / Neighbourhoods/settlements/residential parcelling / Restoration of old town centres / Adaptive reuse of industrial sites / Landscape/territorial planning / Urban Renewal / Monuments
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