UNITA' ABITATIVA NZEB | Alessandro RIGOSELLI

1)      Il nuovo progetto sarà localizzato nell’ ambito della  part.n. part. 56   a ridosso della strada comunale e a distanza da essa di oltre ml. 20,00, rispettando inoltre i confini di ml. 5,00 dai confini delle proprietà attigue. L’intervento sarà disposto lungo il terreno poco acclive e a distanza di circa m. 30,0 dalla sagoma del fabbricato da demolire della part. n. 57. prevede n.2 piani fuori terra.

2) La caratterizzazione architettonica sarà del tutto minimalista, caratterizzata dalla volumetria semplice e quanto più inserita nell’ambiente circostante di cui assume l’elemento più caratterizzante vale a dire la struttura muraria in pietra, riutilizzando quella ricavata dalla demolizione. Altro elemento di mitigazione ed inserimento paesaggistico sarà il recupero del vascone in pietra interposto tra il nuovo fabbricato e quello da demolire. Esso era in origine usato per il deposito delle pietre da trasformare in calce nelle attigue fornaci. Ora grazie alla presenza di pozzi che saranno predisposti dopo la scoperta di una notevole falda acquifera di profondità sotto il sito avvenuta nel corso delle indagini geologiche e finalizzata  allo svincolo dell’area interessata dal progetto essa avrà una valenza estetica ed antropica con la sua trasformazione in vasca d’acqua.

3) -     Efficientamento energetico ed impianti tecnologici. Un intervento edilizio volto a conseguire i livelli di confort e funzionalità necessari non può ovviamente prescindere dalla risposta a livello energetico e tecnologico richiesti dalle definizioni ormai invalse in tale senso. L’edificio a “consumi quasi zero” è ormai non più soltanto un miraggio o un risultato raggiungibile con elevati costi di intervento ma il frutto di una continua evoluzione oltre che tecnologica anche di preziose esperienze tramandate dalla ricca ed inesauribile antica tradizione costruttiva storica (es.: greca e romana). Basti pensare al principio dello spazio aperto del “porticato” greco che orientato a sud offre nei periodi caldi la possibilità di un naturale raffrescamento e ricambio d’aria per gli ambienti interni più protetti. Partendo quindi da tali osservazioni e integrando tali accorgimenti costruttivi con l’impiego delle fonti energetiche alternative ormai diffuse (coibentazione, corretto orientamento, impianti solari, ecc.) si rende necessario ridefinire un concetto residenziale con un organismo diverso dalla preesistente sagoma del fabbricato di cui alla part. n. 57, localizzato e orientato diversamente, dove sia possibile prevedere la disposizione degli ambienti in maniera efficiente e salubre e l’inserimento dei necessari impianti tecnologici.

I volumi residenziali disporranno di ampie aperture vetrate, queste ultime protette da loggiate di profondità idonea ad assicurare ombreggiamento e protezione dagli agenti atmosferici (pioggia, neve, soleggiamento,ecc.).