Pubblico Padiglione delle Feste il “Terravolante”, | Paolo Citterio

l padiglione delle feste di Besnate (Va), inaugurato nel maggio del 2023, è stato progettato durante la recente pandemia. Costruire un luogo per incontri pubblici ed eventi festosi è stata quindi una sorta di sfida a quella ben nota realtà segregante. Il luogo di intervento è un centro sportivo inserito in un ambito territoriale vicino a notevoli tracce geografiche e infrastrutturali quali il lago Maggiore e l’aeroporto di Malpensa. Il padiglione, circa 330 mq coperti, doveva essere qualcosa di facilmente erigibile, economico ed al contempo solenne e rappresentativo. A definirne il carattere ci sono anche alcune singolari genealogie storiche divenute per scelta un riferimento: da un lato le culture palafitticole dell’età del ferro testimoniate dai siti archeologici presenti nei bacini palustri locali e dall’altro la cultura aeronautica del primo Novecento cresciuta negli hangar della vicina “Cascina Malpensa” di Gianni Caproni, leggendario fondatore dell’aviazione italiana. Leggerezza costruttiva e forma riferibile ad un tipo di natura industriale sono poi gli esiti progettuali. La struttura, contenente la cucina, i servizi e un’ampia sala coperta, è concepita come una grande carena lignea sollevata da terra di 2,4 m. L’interpretazione precisa ed economicamente vantaggiosa della meccanica costruttiva tradotta in una forma compiuta è il tema di fondo, quasi ingegneristico, del padiglione. La copertura è definita da grandi archi maestri di legno lamellare di abete (classe I, GL28c) che inflettono un semplice profilo trasversale a falde inclinate. Una veletta in listelli di legno sospesa agli archi maestri racchiude e corona la parte sollevata di tutto il padiglione lavorando staticamente per sola trazione. È connotata all’esterno da un rivestimento in lastre di vetroresina traslucenti che di giorno filtrano la luce solare e alla sera diffondono quella artificiale. L’attacco a terra è costituito dal blocco di servizio realizzato in laterizi portanti tipo “Poroton” e da tre coppie per lato di colonne binate in legno lamellare. Uno sbalzo di 7,5 metri segna l’ingresso principale sulla testata sud-est accentuando l’effetto generale di sospensione di tutta la struttura. Se il centro sportivo del piccolo comune è cresciuto come somma di pieni (la palestra e gli spogliatoi) e soprattutto di vuoti (i vari campi di gioco) senza un vero baricentro, ecco che Il padiglione si pone a servizio di tutte le attività del Centro ed anche di quelle provenienti dalla città, dalle sue associazioni e dalle sue scuole con le quali il progetto è stato condiviso anche durante il cantiere. Come un “broletto” contemporaneo il padiglione è frutto di un lavoro corale che ha preceduto ed accompagnato tutto il processo di realizzazione del padiglione e che continua con proposte di eventi che spesso vanno oltre le ipotesi iniziali di utilizzo. Durante le fasi di sviluppo del progetto e del suo cantiere è stato trovato un nome evocativo per questo edificio per le feste pubbliche, il “Terravolante”, un termine che nella sua ambiguità esprimesse la ricchezza di riferimenti ai luoghi dove si è fondato il padiglione e alla sua propensione ad essere il custode di una genealogia.
(Paolo Citterio)

Dati del progetto:

progetto (2021-2022):

arch. Paolo Citterio (PCA | Paolo Citteri Architetti): progetto architettonico preliminare, definitivo ed esecutivo

Modello in scala 1:50:

arch. Paolo Citterio

Consulenti:

Ing. Giacomo Maurelli: strutture

Ing. Lorenzo Comi, impianti meccanici e prevenzione incendi

Ing. Marco La Viola, sicurezza e ingegneria idraulica

Impresa esecutrice: Edilcorema srl, Legnano (Mi); per le carpenterie di legno lamellare: Pozzi Albino srl, Colico (LC); lattonerie: Lucchini srl , Busto Arsizio (Va)

Responsabile del procedimento:

arch. Luigi Battistella

Amministratori comunali ed istituzioni coinvolte:

sindaco Giovanni Corbo, Ass. Lavori Pubblici Gianclaudio Negri, Scuola Secondaria di 1° grado A. Manzoni (prof. Pasquale Bonifiglio)