Medieval Palace in Siena | CMT architetti

apartment restoration inside a Medieval Palace Siena / Italy / 2023

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L’edificio è composto dal nucleo originario di una casa torre medievale costruita tra l’XI e il XIII secolo, a cui agli inizi del XIII secolo fu affiancata una struttura attigua sempre a destinazione residenziale. Alla metà del XIII secolo la ricca famiglia dei Rinuccini, mercanti di origini Fiorentine, edificarono il proprio Palazzo in adiacenza dei due fabbricati precedentemente descritti prospicente su Via Cecco Angiolieri una delle vie più importanti del centro di Siena. La facciata, tra quelle meglio conservate della Siena medioevale e la più rappresentativa della metà del Duecento, si sviluppa su cinque assi verticali di aperture distribuite su altrettanti livelli.


L’appartamento si trova al terzo piano, nella porzione dell’edificio che appartiene al Palazzo del XIII secolo, quindi quello di formazione più recente.


E’ composto da un ingresso di grande dimensioni su cui si aprono i locali di servizio di lavanderia e ripostiglio. Un corridoio conduce fino alla zona giorno che consiste in un soggiorno di grandi dimensioni, una cucina abitabile con isola e tavolo da pranzo e uno studio che si affaccia su una terrazza esterna dentro cui è ricavato un bagno ospiti. Completa l’appartamento una master bedroom con bagno in camera e cabina armadio.


Un corridoio conduce fino alla zona giorno che consiste in un soggiorno di grandi dimensioni, una cucina abitabile con isola e tavolo da pranzo e uno studio che si affaccia su una terrazza esterna dentro cui è ricavato un bagno ospiti. Completa l’appartamento una master bedroom con bagno in camera e cabina armadio.


I proprietari dell’appartamento sono collezionisti d’arte hanno acquistato alcune opere di grande valore per la casa e hanno lavorato insieme con i progettisti al loro migliore inserimento e collocazione. Alcuni angoli della casa sono stati sviluppati per costituire il fondale a questi pezzi straordinari e il connubio tra arte e architettura è sicuramente uno degli aspetti più interessanti del progetto.


L’ingresso presenta un ambiente a doppia altezza con pavimento in parquet a listoni di rovere termocotto e pareti a calce naturale colorata in pasta, il soffitto originale in travi in legno e mezzane. All’interno del volume sono ricavati più bassi i locali per lavanderia e ripostiglio i cui ingressi si aprono ai lati di una libreria bianca.


L’ingresso è stato concepito per la collocazione di una statua in bronzo di Roberto Barni in cui due figure una sopra l’altra camminano in direzioni diverse, L’idea di collocare quest’opera all’interno di questo vano è molto interessante ed evocativa, è un’opera che riempie lo spazio non solo fisicamente ma anche concettualmente.


Il soggiorno e la cucina sono ricavati da un grande ambiente unico che è stato diviso attraverso pareti in cartongesso bianche che non arrivano al soffitto e sono completate da una parte sommitale in vetro che chiude fino all’orditura lignea del solaio. Questo artificio è stato usato per non dividere realmente lo spazio in due ambienti ma per dividerne solo le funzioni lasciando percepire lo spazio come indiviso. Il soggiorno presenta due pareti a mattone facciavista trattate con una leggera velatura a calce naturale che conferisce leggerezza ed eleganza al paramento murario. Il pavimento è in resina chiara setata di color baige della ditta HD Surface, il soffitto in travi in legno originali con le mezzane intoncate a calce naturale. Sull’angolo tra la parete in mattoni e la parete finestrata trattata a calce è posizionata una interessante scultura di Gerald Moroder, un’esile figura maschile in un impasto terroso che volge lo sguardo fuori dalla finestra che sembra nata per essere esposta in quel punto sia per l’azione che ritrae sia per il materiale con cui è realizzata perfettamente inserito nel contesto architettonico.


Sempre in soggiorno nella televisione viene proiettato “non stop” un’opera di arte digitale di Serena Fineschi che ritrae due pollici di una mano che girano su uno sfondo blù elettrico in un rituale ipnotico davvero interessante e che si contrappone con la staticità e il minimalismo materico degli interni.


La cucina si apre sul soggiorno con due porte scorrevoli in vetro trasparente, ha una parete di colonne bianca in laccato opaco e un’isola con lavandino incassato dello stesso materiale, un blocco monolitico puro realizzato in pietra nera, completa l’arredo un tavolo ovale bianco con sedie girevoli, anch’esse in pelle bianca. Sulla parete vicino al tavolo ed in asse con esso una tempera di Sandro Chia dai colori accesi e una piantana per la luce diretta al tavolo.


Lo studio si apre sul soggiorno attraverso una porta rasomuro rasata a calce, al suo interno in un volume ribassato che non arriva al soffitto è ricavato un bagno di servizio. Il pavimento è in rovere naturale termocotto, le pareti in calce colorata in pasta e il solaio di copertura in travi in legno e mezzane in cotto velate a calce naturale. Dietro alla scrivania è collocata una libreria su misura della stessa altezza del volume del bagno.


Alla parete come fondale della prospettiva dal soggiorno un quadro ad olio realizzato da Gianni Dessi, sempre a parete vicino alla portafinestra una fotografia in bianco e nero di Gabriele Basilico.


La camera da letto è situata nei pressi dell’ingresso e è organizzata come una vera e propria suite, ovvero ha una stanza che contiene il solo letto matrimoniale a cui sono collegate un bagno padronale e un’ampia stanza guardaroba. I due locali accessori non arrivano al soffitto con le pareti e consentono la vista dalla camera del vecchio solaio di copertura illuminato con delle strip led.


Il pavimento dei tre ambienti e in parquet di rovere termocotto, le pareti della camera sono a calce naturale, mentre quelle dei volumi accessori rasate a gesso di colore bianco. Il bagno presenta pareti in resina color beige e soffitto in cartongesso con canale di luce su due lati per effetto wallwash. Gli arredi sono della ditta Lasaidea collezione Make, i rubinetti della Gessi in acciaio satinato.


In camera è collocata una scultura di sandro Chia e una foto di serena Finescih ai lati del letto.


Da tutti gli ambienti della casa ad eccezione dell’ingresso si godono visuali sugli edifici monumentali più importanti di Siena (Torre del Mangia, Cupola della Chiesa di Provenzano, Palazzi in Via Cecco Angiolieri), questi scorci si inseriscono come ulteriori quadri all’interno dell’appartamento creando una vera e propria osmosi tra interno ed esterno.


L’illuminazione gioca un ruolo fondamentale nel progetto, le murature in mattoni a vista sono illuminate con faretti con effetto “wall wash” per ottenere un risultato scenografico, i soffitti sono illuminati con un effetto up-light per valorizzare a pieno i volumi degli ambienti, sull’isola di cucina viene utilizzato un binario con luce diretta per consentire di lavorare sul piano in ottime condizioni.


Sopra ai volumi di servizio sono collocate strip led con effetto up-light che sollevano i soffitti soprastanti e consentono una lettura chiara dei diversi elementi volumetrici.


I binari da cui partono gran parte dei faretti e delle sospensioni sono di colore nero e di sezione davvero molto piccola in modo da risultare quasi invisibili. Tutte le luci sono di Flos che ha fornito anche un supporto illuminotecnico al progetto.


 

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    Project details
    • Year 2023
    • Work started in 2021
    • Work finished in 2023
    • Main structure Masonry
    • Contractor Simone Martini
    • Cost 350000
    • Status Completed works
    • Type Apartments / Recovery/Restoration of Historic Buildings / Restoration of façades
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