Riqualificazione del Museo Egizio a Torino | Tstudio Architecture & Design

Tstudio - Guendalina Salimei Turin / Italy / 2021

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Il progetto intende recuperare il carattere originario del Palazzo del Collegio dei Nobili integrando l’edificio nel suo contesto urbano, recuperando una coerenza e un’identità complessiva ora poco percepibili e offrendo al pubblico un’immagine del Museo dalla forte vocazione pubblica. L’edificio era stato concepito come un volume a “C” con un cortile aperto verso i lotti edificati della Strada Nuova (ora Via Roma), da cui era separato dal vicolo del Montone (ora via Duse). La costruzione, nel tempo, ha subito interventi non coerenti con l’impianto iniziale, dovuti a diverse esigenze funzionali (ripensamento di scale e sistemi distributivi, aggiunta e rimozione di elementi, chiusura del fronte su via Duse con la costruzione dell’ala Schiapparelli, modifiche alla struttura per ricavare i piani interrati, ecc.). Il Palazzo del Collegio dei Nobili ha quindi visto ripetutamente adattare la propria forma a nuove funzioni e a nuove pratiche sociali: la sua conservazione si lega proprio alla storia dei suoi cambiamenti. La configurazione attuale, privilegiando la fruizione museale, ha contribuito al carattere introverso dell’edificio il quale, nonostante si trovi nel cuore della città di Torino, risulta separato dal sistema di spazi pubblici.


La proposta architettonica prevede l’introduzione di una “Spina” assiale che interpreta il complesso sistema di spazi pubblici che struttura la morfologia storica di Torino città-capitale di ancien régime: cortili, atri, sagrati e gallerie coperte erano infatti vissuti come connessioni urbane multifunzionali. La “Spina” in progetto connette una sequenza di sei “stanze” che divengono una enfilade urbana: Via Accademia delle Scienze, l’Atrio, il Porticato, il Cortile, l’Ala Schiapparelli e Via Duse. Tutti questi ambienti, diversi per dimensione, qualità e vocazione, sono collegati attraverso la “Spina” creando una nuova piazza pubblica in uno dei perni della città, che raccorda gli spazi aulici e turistici di Piazza San Carlo (prima estensione della città-capitale) con gli spazi universitari e culturali della seconda estensione (Piazza Carlo Alberto, Via Po, Piazza Carlina). La “Piazza Egizia”, cuore del Museo, si apre alla città e ne diventa parte attiva; un nuovo spazio pubblico dalle molteplici identità destinato a diverse funzioni e strettamente connesso all’Accademia delle Scienze. Parte della collezione museale può affacciarsi in questi nuovi spazi per sti-molare curiosità, suggerire sviluppi inediti dell’offerta culturale del Museo e promuovere gli eventi e le attività dell’Accademia.


Grazie all’inserimento della nuova copertura vetrata, la corte diviene uno spazio climatizzato accogliente e accessibile. L’aspetto essenziale della copertura è sintetizzato in una griglia di travi e pilastri in acciaio ritmati in base alla scansione delle campate delle facciate. La copertura risponde con creatività ed eleganza anche agli obiettivi di sostenibilità e di gestione: le esigenze di raccolta dell’acqua piovana, illuminazione, ventilazione e manutenzione sono risolte nella copertura stessa. Questa si configura infatti come un elemento altamente tecnologico caratterizzato dalla massima trasparenza: un velo tra il museo e il cielo.


“Piazza Egizia” è un progetto che migliora l’accoglienza e potenzia la fruizione del Museo: un nuovo spazio pubblico aperto alla cittadinanza anche dopo l’orario di apertura del Museo che trasforma la corte in una piazza totalmente attraversabile, aperta alla città, luogo di incontro, dello stare, dell’accogliere e pronto ad ospitare molteplici attività. Le persone che decidono di attraversare il museo, infatti, possono usufruire gratuitamente dei suoi servizi pubblici (caffetteria, area per eventi, giardino egizio, bookshop, libreria, ecc.). In alternativa, con l’acquisto del biglietto, possono accedere al percorso espositivo permanente, alla sala immersiva, alle aule didattiche, ai laboratori di ricerca e restauro e agli spazi espositivi temporanei. Un progetto che oltre a migliorare l’accoglienza del Museo restituisce alla collettività la corte dell’edificio, ampliando i suoi spazi espositivi e rendendo liberamente accessibili alcuni elementi importanti della collezione museale come il tempio di Ellesija. “Piazza Egizia” sarà il nuovo salotto della città di Torino.


Credits: Design Architects: OMA Office for Metropolitan Architecture |Tstudio - Guendalina Salimei | Andrea Tabocchini Architecture Structure: Manfroni Engineering Workshop - Ing. Odine Manfroni |MEP: Sequas Ingegneria s.r.l. - Ing. Riccardo Ballesio| BIM: OMA | Consultants:  Prof. Arch. Andrea Longhi | Studio Strati | Studio Decafib


 

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    Project details
    • Year 2021
    • Status Temporary works
    • Type Pavilions / Interior Design / Monuments
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