Acqua è Luce | Michela Rizzo

Riqualificazione della torre dell'acqua e del lavatoio a Montebuono, Rieti. Menzione. Montebuono / Italy / 2010

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Il grande valore del Comune di Montebuono, sta non solo nel suo bagaglio culturale, ma anche nelle sue caratteristiche paesaggistiche. La collocazione geografica e territoriale del paese avrebbe da offrire alla comunità un immenso tesoro che non è oggigiorno adeguatamente valorizzato. E per dare “vita” a Montebuono, la biologia insegna, gli elementi necessari sono acqua e luce. L’acqua, come abbiamo precedentemente spiegato, è fortemente presente sul territorio, la luce la porteremo noi. ACQUA E’ LUCE La simbologia del faro. Da vocabolario alla voce faro: sorta di torre alla cui sommità è posta una forte sorgente luminosa per guidare i naviganti di notte. Il faro illumina per manifestare la sua presenza e per permettere la visione al buio. Dopo l’apice di prosperità del passato, e nonostante tutta questa vegetazione e natura rigogliosa, Montebuono ha perso la sua importanza all’interno del paesaggio e all’interno della comunità locale ed è andato un po’ a chiudersi in se stesso. E’ necessario un evento che lo riporti in luce. La torre, per sua stessa conformazione, emerge e si differenzia dal resto dell’edificato, e per questo il nostro progetto mira a farla diventare la manifestazione della presenza del Comune e della sua comunità, la testimonianza concreta della vitalità della cittadinanza, nonché un luogo di aggregazione. In questo senso la Torre viene intesa con l’ambivalente significato di luogo di osservazione privilegiata e di emblema di una realtà. Un belvedere per ammirare il paesaggio circostante, e uno spazio espositivo per valorizzare gli aspetti culturali di una comunità. Guardare al di fuori, e guardarsi dentro. E’ un percorso dall’interno all’esterno e poi ritorno. La scelta di coniugare la destinazione d’uso della torre con il vicino polo culturale è quasi obbligata; ma la cultura di un paese deve coinvolgere indistintamente tutta la popolazione. Per questo nel nostro progetto la Torre, come spazio espositivo, potrà essere usata per l’esposizione di immagini, opere, fotografie di qualunque attività si svolga all’interno del Comune, e che in qualsiasi modo ne esaltano il fervore culturale, storico e sociale all’interno della comunità locale. In questa nostra nuova configurazione cambia anche il ruolo del lavatoio, che non potendo più essere utilizzato per quella che era la sua originale funzione, si trova a dover interagire con l’edificio della Torre, e a dover mantenere il suo rapporto con l’acqua. L’IDEA DI PROGETTO. Il progetto consiste nel realizzare all’interno della torre un percorso lungo il quale creeremo la possibilità di esporre opere, fotografie, immagini di chi, della comunità di Montebuono, ne richiedesse la possibilità. All’esterno, gli interventi previsti non saranno invasivi, e non sconvolgeranno la forma dell’edificio, ma ne cambieranno solamente la percezione visiva. La conformazione rimarrà la stessa ( pilastri rastremati e muratura di tamponamento ), ma verrà intonacato e ridipindo, in modo da creare una massa geometrica pura. Al suo interno, invece, si installerà una struttura di acciaio a sostegno di un insieme di cavi che permetteranno l’esposizione delle opere. La struttura in acciaio verrà opportunamente dimensionata per essere il più esile e meno invasiva possibile, ma necessaria a sostenere, oltre che alle opere , anche un opportuno impianto di illuminazione e i cavi permetteranno invece grande flessibilità degli spazi e una facile manutenzione della galleria. Riguardo al percorso dell’esposizione l’idea è di mantenere la scala che si trova attualmente nella porzione destra della torre e che la percorre per tutto il suo sviluppo; questa rappresenterà il percorso d’andata della nostra galleria espositiva. Simmetricamente replicheremo la suddetta scala anche nella porzione sinistra della Torre ( non essendoci stato possibile visitare questa parte non sappiamo se una scala sia già presente ). Le opere saranno esposte lungo tutto il percorso, in entrambi i settori, in modo da creare un percorso continuo, dal basso verso l’altro e viceversa, che accompagna il visitatore dal’inizio alla fine. La sommità della Torre attualmente in muratura, verrà sostituita con degli infissi vetrati su tutti e quattro i lati, e verrà creato un terrazzo sulla soletta esterna già esistente, che correrà tutt’intorno all’edificio per permettere la visione a trecentosessanta gradi del paesaggio circostante. Attraverso l’adeguata progettazione illuminotecnica, dei fasci di luce usciranno dalla sommità dell’edificio e realizzeranno concretamente la figura del Faro che illumina il paese, e si fa riferimento per chi da lontano lo avvista. Come già sottolineato, l’intervento all’esterno non sarà per nulla invasivo, ma piuttosto mirato ad una adeguata manutenzione e riqualificazione estetica della torre per esaltare la sua geometria asciutta. Verranno mantenute le aperture esistenti, con la sostituzione degli infissi attuali con infissi esteticamente più adeguati ed energeticamentepiù funzionali. Manterremo anche la copertura, che potrà ospitare pannelli fotovoltaici, ricavando nel sottotetto lo spazio necessario per l’impianto di trasformazione dell’elettricità; in questo modo la Torre potrà autoalimentarsi. Per quanto riguarda la sistemazione urbanistica della zona, è nostra intenzione valorizzare il belvedere lungo la strada carrabile che conduce alla Torre, attraverso l’allargamento della sede del marciapiede, e l’installazione di alcune sedute in pietra affiancate da moduli di aiuole a verde, nonché di una nuovo impianto di illuminazione che faranno il belvedere un punto di incontro e promenade anche serale. Tutto il percorso sarà arricchito e legato dal fil rouge visivo e materico del percorso: anche ai lati della strada carrabile inserti in pietra sottolineeranno il tragitto che conduce al polo culturale costituito da torre-lavatoio e piazzetta ricavata riqualificando adeguatamente lo spazio antistante la scuola, diventando un nuovo punto di incontro per la comunità. Per accedere alla galleria espositiva nella torre, il progetto prevede il mantenimento dell’attuale ingresso sotto il livello della sede stradale. Per raggiungere tale livello verranno costruite due scale, una a sinistra della torre, una a destra del lavatoio, in modo da creare un continuum con la via pedonale. Tutto il nuovo progetto urbanistico diventa, in questo modo, un percorso continuo dal centro del Paese alla Torre e viceversa. Il livello di ingresso alla galleria, trattato a verde con inserti di pavimentazione pedonabile, ospiterà altre sedute per la visione del panorama dei monti Sabini. Il lavatoio, alla destra della Torre, verrà mantenuto nella sua completezza, ma ne sarà cambiata la funzione. Per mantenere intatto il rapporto molto importante visto finora con l’acqua, il lavatoio ospiterà un’aiuola a verde, con fiori e piante, che saranno irrigati l’acqua che sgorga dalla vecchia fontana, sfociando poi dalla vasca in un rivoletto che richiama, ancora una volta l’assioma che caratterizza l’intero progetto: acqua/luce/vita.
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    Il grande valore del Comune di Montebuono, sta non solo nel suo bagaglio culturale, ma anche nelle sue caratteristiche paesaggistiche. La collocazione geografica e territoriale del paese avrebbe da offrire alla comunità un immenso tesoro che non è oggigiorno adeguatamente valorizzato. E per dare “vita” a Montebuono, la biologia insegna, gli elementi necessari sono acqua e luce. L’acqua, come abbiamo precedentemente spiegato, è fortemente presente sul territorio, la luce la porteremo noi. ACQUA...

    Project details
    • Year 2010
    • Status Competition works
    • Type Recovery/Restoration of Historic Buildings
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