ARTC@FE' | Giuseppe Raimondo

L’idea generale di progetto, è quella di creare uno spazio contemporaneo [così come richiesto dai committenti] ma che esuli dai contract space attualmente in voga, cioè spazi sterili, senza una propria identità che possono idealmente collocarsi in qualsiasi città del mondo senza che se ne colga una sostanziale differenza. Il progetto quindi, è caratterizzato, da elementi come accoglienza, utilizzo di materiali locali e principalmente da un senso di retrò/vintage che rappresenta senza dubbio il concept principale. Quest’ultimo, ci permette di essere coerenti sia con il nome che la committenza a deciso di dare all’attività sia con quel senso di accoglienza e idendità locale che il team di progettazione ha ritenuto fondamentale in virtù di chi frequenterà il bar, cioè persone appartenenti ad un comunità piccola e con un elevato senso di condivisione della vita quotidiana, il quale è molto difficile oggi da trovare nelle grandi città in cui l’interior design è d’uopo che nella nostra epoca si confronti. La difficoltà principale, è stata quella iniziale di dare un’uniformità e funzionalità assoluta ad un ambiente che si presentava, nel suo stato di fatto, evidentemente frammentato. Per questo si è deciso di dividere il locale in tre micro ambienti e cioè: 1. Ingresso 2. Bancone bar 3. Sala consumazione e relax Ognuno di questi ambienti è riconoscibile planimetricamente da un rettangolo, uniti tra loro da un passaggio da noi definita zona “cerniera” che ai lati è caratterizzata da spazi di servizio.L’arredamento è completamente progettato su misura, concepito in tre fasce, che ad alternanza di un metro ciascuno, definiscono in sezione il locale. Come si può notare il bancone bar è concepito come un unico elemento insieme al contenitore posto nella zona relax, che da l’idea di trapassare il muro e chiudersi su se stesso. Ogni elemento di arredo è alleggerito da luci poste a soffitto e a pavimento.