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@GDA Milan / Italy / 2005

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Il master plan sfida ad impostare il progetto come convivenza tra due spazi abitabili, quello residenziale e quello di parco, sfruttando la configurazione naturale del terreno che lo vede attestarsi su Via Ovada a una quota superiore ( circa 2,5m) in relazione alla quota di attestamento del parco su via san Vigilio.
L'’idea del parco come spazio vitale, autonomo e complementare a quello abitativo si considera un punto di partenza fondamentale. Le dimensioni esigue del lotto e la sua configurazione che individua due porzioni ( una edificabile e una destinata a parco) solo parzialmente in comunicazione tra di loro, rendono necessaria un’ottimizzazione dell’occupazione del suolo per garantire la sua configurazione in scala di “parco” e non di “ giardino” .
Si opera in questo senso in varie maniere:
- abolizione completa del “verde di distanza” , ovvero dei ritagli di verde che normalmente esistono intorno agli spazi abitativi incarati come spazi semipubblici
- concentrazione degli edifici sul limite del terreno

- costruzione in altezza per minimizzare le aree impermeabili al suolo.

Una volta create le basi per la non ovvia definizione del parco, si attribuisce fondamentale importanza alla definizione del limite del terreno, in quanto forma di conquista del medesimo.

La proposta si articola quindi con tre elementi volumetrici complementari al parco che coprono ruoli differenti nell’intessere relazioni con l’intorno e nella definizione del nuovo spazio proposto:

- basamento: costituisce il limite e al contempo la cucitura a livello pedonale del parco con il suo intorno e distribuisce e alberga tutte le funzioni pubbliche e semipubbliche

- edificio- filtro su via Ovada: costituisce il limite fisico-visuale dello spazio aperto del parco in relazione alla maglia strutturata della citta’ facendo la transizione di scala tra questi due elementi

edifici laminari/ torri sulla terminazione del basamento: uniscono e separano le due porzioni di verde del parco e stabiliscono relazioni di scala anche a livello territoriale con gli elementi isolati ( ospedale di s. Paolo)
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    Il master plan sfida ad impostare il progetto come convivenza tra due spazi abitabili, quello residenziale e quello di parco, sfruttando la configurazione naturale del terreno che lo vede attestarsi su Via Ovada a una quota superiore ( circa 2,5m) in relazione alla quota di attestamento del parco su via san Vigilio. L'’idea del parco come spazio vitale, autonomo e complementare a quello abitativo si considera un punto di partenza fondamentale. Le dimensioni esigue del lotto e la sua...

    Project details
    • Year 2005
    • Status Competition works
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