Il design minimalista, la tendenza Less is more

by Track Design
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Fortunatamente oggi si è più democratici per quanto riguarda i gusti di design ed arredamento casa. Per coloro che preferiscono la semplicità assoluta, abbiamo qui di seguito raccolto alcuni importanti eventi della storia del design minimalista.

 

 

 

“Semplicità significa sottrarre l’ovvio e aggiungere il significativo”  John Maeda

Il termine minimalismo nasce dall’omonimo movimento artistico newyorchese degli anni '60 ed ha donato il lavoro geometrico e platonico di Robert Morris, Frank Stella, Sol LeWitt e tanti altri. La maggior parte di questi artisti ha tratto buona parte della propria ispirazione dal design modernista.

Uno dei più famosi artisti del design minimalista, Donald Judd, ha decorato il proprio loft di Manhattan con arredamento di sua creazione, dalle forme essenziali, ridotte e pulite,  realizzandolo in compensato grezzo, collegandolo a pezzi classici di pionieri del modernismo come Alvar Aalto, Thonet e Gerrit Rietveld.

 

L'appartamento di Soho dell'artista minimalista Donald Judd, anni '60

Foto © Copyrights James Ewing; Judd Foundation

Da questo momento, il termine minimalismo si è riferito ad ogni oggetto o interno dalle forme drasticamente ridotte. Gli interni minimalisti si distinguono oggi, in particolare, con  la scelta di oggetti di design semplici e puramente funzionali. 

Attualmente, il minimalismo è stato influenzato ed ha influenzato altri movimenti in modo tale da trasformarsi in un mix versatile di stili a volte in contraddizione con uno dei suoi principi fondamentali: il mantenimento della semplicità delle forme. 

Il minimalismo rappresenta la riduzione all'essenza. Il famoso motto “less is more” nasce con il maestro Mies Van Der Rohe e diventa poi lo slogan per antonomasia del movimento, per cui tutto si deve ridurre agli elementi di base, quelli fondamentali, sempre restando al passo con la modernità.

Oggi vi parliamo del minimalismo in tutto il suo splendore e in ogni sua manifestazione, condividendo anche l’esperienza di uno dei nostri designer dallo stile metropolitano e design minimalista di successo: l’Architetto Giuseppe Pio d'Altilia

In merito al design minimalista, Arch. D’Altillia ci racconta che il suo rapporto con il design industriale inizia molti anni fa quando scoprì l'utilità del foro presente sul blocco in marmo della lampada ARCO dei fratelli Castiglioni. Durante i suoi studi di Ingegneria ed Architettura nel contesto universitario, ha avuto occasione di affrontare argomenti come la progettazione di strutture complesse di interni ed esterni e di dimensioni decisamente maggiori rispetto a quelle affrontate dal design di oggetti d’arredamento. Quella scoperta accese qualcosa dentro di lui, accrescendo amore e interesse e accompagnandolo per mano in un mondo come definito da lui stesso “totalmente nuovo, a cui non ero preparato per niente”.  Per lui, è stata fondamentale  l’idea di considerare l’oggetto d’arredamento di design come architettura in miniatura, grazie alla quale ha iniziato il suo percorso di sperimentazione, progettando e realizzando i suoi primi prototipi di oggetti di design.

Il suo approccio artistico segue sicuramente uno stile metropolitano e minimalista tuttavia molto variegato ed eterogeneo in quanto ciascuna progettazione non è sempre ripetibile. La progettazione di strutture in acciaio, argomento focus del percorso formativo di D’Altillia , si discosta totalmente, ad esempio, dall’ideazione di oggetti d’arredamento di design.

Il tavolo LEGGERO, il suo primo prodotto realizzato con TrackDesign Srl, è nato dall’esigenza specifica di colpire e convincere l’azienda con un prodotto di largo uso e dallo stile metropolitano, che esaltasse al meglio il Corten, giocando sulla sfida per ottenere qualcosa di leggero nonostante il materiale dal peso specifico elevato.

Tuttavia, aggiunge  “l’aspetto che accomuna tutti i miei progetti è la volontà di esaltare il materiale riducendo e, se possibile, eliminando il superfluo. E’la mia cifra stilistica. Mi ritrovo molto nel pensiero “LESS IS MORE”, un mantra per i designers amanti e affascinati dallo stile prevalentemente minimalista e metropolitano”.  Penso che un oggetto di design raggiunga la piena bellezza quando nella sua semplicità riesce a coniugare l’utilità all’equilibrio formale e materico. Non riesco a pensare alla sedia FOGLIA in un altro materiale per esempio."

Singolare, invece, è la progettazione che ci ha portati a produrre la lampada FRAC. La luce aiuta a percepire lo spazio più pulito e ordinato, due dei principi dello stile e del design minimalista. L’oggetto è stato concepito a partire dalla bozza realizzata a matita, di una villetta che l’Arch. D’Altilia ha progettato su misura e nello specifico da un pilastro disegnato malamente. Come testimonia “Dagli errori spesso nascono le idee migliori”, il giovane designer pugliese constatò che i progetti minimalisti e metropolitani non sono solo un semplice e ridondante aforisma ma una realtà. Quella configurazione molto grezza e amorfa, infatti, ha permesso di sviluppare successivamente il progetto della lampada FRAC, basandosi su un gioco di metafore.

 Frac Lampada - Arch. Giuseppe D'Altilia 

 Foto © Copyrights Cossimo Rubino 

Con la giusta architettura ed un interior appropriato, la lampada Frac, essenziale, dalle linee nette ed un'illuminazione accattivante, riuscirà perfettamente a ricreare quell’ ambiente e minimalismo di cui i grandi di un tempo parlavano e che ancora oggi fa’ tendenza. Per la realizzazione della sedia FOGLIA, invece, il percorso è stato “più maturo”, in quanto le tecnologie di produzione e di lavorazione dell’acciaio di TrackDesign, gli erano ormai diventate familiari.

 

  Foglia | Sedia in corten

  Foto © Copyrights Cossimo Rubino 

Il giovane designer pugliese ci racconta ancora: “Ho voluto creare qualcosa di “complesso”, attraverso i vari tipi di lavorazione dell’acciaio. Infatti partendo da un foglio in Corten ho lavorato come se fosse un vero e proprio origami. Il particolare della texture sullo schienale e sul piano seduta è nato per creare un gioco di contrasti anche su aspetti apparentemente marginali. La commutazione di una “a” al posto della lettera “o” nel finale della parola “foglio” mi permisero di ottenere la linea di definizione finale del prodotto.”

Per altre ispirazioni minimaliste, visita il nostro shop online! Il design minimalista non è adatto a tutti i progetti... ma sicuramente è sempre utile semplificare!

Speriamo ora di averti messo a disposizione tutti gli elementi necessari: sei pronto a realizzare i tuoi nuovi progetti dallo stile assolutamente “minimal”? 

Visita il profilo di Arch. Giuseppe Pio d'Altilia e sul nostro sito online per visualizzare i suoi prodotti, realizzati da TrackDesign.   

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