Concorso di progettazione Scuola Panoramica - Riccione

Riccione / Italy / 2017

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Concorso di progettazione Scuola Panoramica 
a) Concetto urbanistico, inserimento della scuola nel contesto e nel Paesaggio
ASPETTI URBANISTICI – Un solco ipogeo su una maglia regolare
Il lotto dell’intervento si trova all’interno di un contesto urbano caratterizzato - in pianta - da una maglia regolare e - dal punto di vista volumetrico - da un micro tessuto residenziale, in cui i quattro corpi di fabbrica degli edifici multipiano del lotto attiguo, si configurano come una discontinuità disturbante ma, nè significativa, né caratterizzante dal punto di vista urbanistico.
Si è scelto pertanto di assecondare il taglio regolare del lotto e di segnare il sedime dell’insediamento sul suo asse longitudinale (Nord-Est / Sud-Ovest) creando un “piano terreno” ad una quota ribassata di -1,7 m rispetto al piano stradale, mentre l’edificato è costituito da volumi organizzati sull’asse perpendicolare (Nord-Ovest / Sud-Est), permettendo così di intercettare entrambi i venti dominanti di Riccione che soffiano, per l'appunto, su questi due assi.
Oltre alle ragioni urbanistica e bioclimatica, la scelta dell’insediamento semi-ipogeo trova una sua ragione compositiva nell’intento di limitare il volume a sé stante, del corpo di fabbrica della palestra ed ha, al contempo, l’obbiettivo di proteggere acustico-percettivamente l’area destinata alla didattica ed agli spazi all’aperto. Il volume della palestra sarà ricoperto di verde rampicante ed accoglierà i pannelli fotovoltaici necessari, integrati nella falda della copertura.
c2) Eventuali proposte integrative che possano migliorare la fruizione della scuola in orario extra-scolastico a parità di superficie complessiva
Si generano così due aree ipogee all’aperto: il chiostro (una piazzetta protetta tra la palestra, la mensa e la hall) e l’area deputata alle aule verdi ed agli orti scolastici. Questo assetto permette di gestire un utilizzo autonomo della palestra e dello spazio polifunzionale costituito dalla hall della scuola, al di fuori degli orari scolastici.
b) Aspetti compositivi, originalità, creatività e flessibilità della proposta c1) Aspetti funzionali in relazione alle specifiche fornite
d) Soddisfacimento dei principi pedagogici contenuti nel pensiero del Prof. Gianfranco Zavalloni
ASPETTI ARCHITETTONICI – Gianfranco Zavalloni, l’approccio didattico come linea guida del progetto
La rottura degli schemi. La linea progettuale per la realizzazione della Scuola Panoramica è dettata dalla filosofia di Zavalloni, la quale si fonda sul valore di un apprendimento trasversale che non sia ridotto ad una didattica tradizionale ma si esplichi in molteplici occasioni di arricchimento esperienziale.
Uno spazio che sia un continuum, una successione di luoghi in divenire. In una società fluida è fondamentale dare ai bambini gli strumenti per abituarsi a vivere in spazi che mutino le loro connotazioni con il modificarsi delle funzioni nei differenti orari. È necessario fornir loro una molteplicità di linguaggi che si intersechino e che supportino la costruzione dei fondamenti del carattere di ognuno, passando dal gioco all’ascolto, da attività ludico motorie a situazioni più statiche. Tutto ciò accade in uno spazio in continua relazione percettiva con l’esterno, che evidenzi il modificarsi della luce in funzione delle ore del giorno e delle stagioni.
I percorsi: prima ancora di pensare all’accessibilità come norma, abbiamo considerato l’uguaglianza e la libertà nell’utilizzo degli spazi come un valore, un insegnamento da apprendere nel quotidiano.
Alla scuola si accede a quota zero e ci si può dirigere alle proprie aule (ciclo 1-2-3, sez. A-B) scendendo a quota -1.7 m oppure salendo (ciclo 4-5, sez. A-B) a quota +1.7 m. Tutto ciò avviene quotidianamente attraverso la hall - uno spazio costituito da gradoni e rampe - che diventa una vera e propria agorà, un luogo di condivisione nei momenti di svago e area multifunzionale, in questo spazio di oltre 125 mq si svolgeranno le attività parascolastiche.
In questo luogo polifunzionale sono presenti tutti gli elementi fondanti dell’approccio Zavalloniano: le gradonate costituiscono un’area Teatro in cui poter svolgere rappresentazioni o spettacoli e una Serra sulla parete di fondo costituisce una quinta naturale che permette alla luce ed al verde di manifestare la sua presenza protagonista, all’interno dell’insediamento; il verde, visibile dalle vetrate, e gli orti scolastici si raggiungono direttamente anche da questo luogo; la biblioteca funge anche da punto di incontro degli insegnanti e permette la supervisione contemporanea dei punti chiave di quest’area.
La poetica del percorso, della lentezza del manifestarsi degli eventi e del recupero delle risorse naturali trova anch’essa la sua genesi in questo spazio. La composizione delle falde del sistema di copertura, oltre a favorire la percezione dei cambiamenti climatici e del modificarsi dell’illuminazione diurna, permette di raccogliere in una sorta di impluvio verticale di vetro, le acque piovane e di convogliarle verso l’esterno in un canale a cielo aperto che lambisce tutti gli spazi dedicati agli orti; così, oltre a permetterne l’irrigazione, è possibile mostrare stagionalmente ai bambini l’importanza ed il valore dell’acqua come risorsa primaria da salvaguardare.
Le aule: attività normali-interciclo e all’aperto si svolgono in spazi dedicati per ogni classe ma aggregabili secondo schemi differenti in funzione delle necessità. Una classe può espandere le sue attività normali alla sua area interciclo dedicata, grazie a pareti mobili che ne modificano la configurazione, oppure lasciare questo spazio alla fruizione libera (integrandola alle superfici di connettivo) quando non ve ne sia necessità. Le aule sono accoppiate a due a due per permetterne, all’occorrenza, la congiunzione in spazi di oltre 150 mq. Ogni aula ha una sua aula verde gemella, situata all’aperto.
I corridoi acquisiscono così la connotazione di luogo in cui poter svolgere attività, senza perdere, al contempo, la loro funzione di spazio connettivo.
Le serre prospicenti ad ogni aula, sono caratterizzate da un triplo ruolo funzionale, ambientale/bioclimatico e tecnico/architettonico in quanto contemporaneamente: laboratorio esperienziale, fonte di luce ed energia, intercapedine contro terra.
La mensa ha un suo spazio dedicato ma può estendersi utilizzando parte dello spazio hall. Il carico scarico delle portate avviene direttamente da una rampa carrabile. Durante le stagioni temperate, il chiostro può diventare la naturale estensione all’aperto della mensa.
Oltre agli orti è prevista una zona verde in cui saranno piantumati alberi da frutto, questo frutteto permetterà ai bambini di estendere le loro esperienze legate alla coltivazione ed ai cicli delle stagioni.
Un secondo spazio teatrale trova collocazione all’aperto, nell’area verde verso nord, assecondando il degradare del terreno che collega la quota -1.7 m al piano zero. Dal punto di vista funzionale, questa rampa costituisce anche il secondo ingresso carrabile di emergenza del complesso.
e) Aspetti innovativi e di sostenibilità
ASPETTI ENERGETICI E BIOCLIMATICI - Ad ogni funzione il suo materiale e la sua tecnica
Il progetto segue il protocollo per rientrare in Classe CasaClima Oro/A, processo che ricondurrà l’edificio ad una scuola nZEB. Per una maggiore coerenza con i principi di Zavalloni, il protocollo specifico di riferimento sarà quello di CasaClima Nature, al fine di ottenere il sigillo di qualità, CasaClima School, sigillo che non si limita ad una considerazione di mero consumo energetico ma comprende l’insieme organico del processo costruttivo.
I materiali strutturali saranno: legno a pannelli multistrato X-Lam per le pareti e le coperture delle aule e della mensa; ferro per le coperture della hall e della palestra; cemento armato per le strutture di fondazione e i solai (che garantisce una maggiore massa, necessaria ad ottimizzare i corretti ritardi di scambio diurno-notturno);
I materiali di tamponamento saranno: legno (con isolanti di fibra naturali), lamiera (per la copertura della hall e della palestra), vetro e terreno naturale o consolidato (per la copertura delle aule e della mensa).
Premesso che la totale reversibilità non esiste nemmeno per interventi interamente realizzati a secco (le fondazioni sono pur sempre realizzate in c.a.), alla soluzione integralista di affidarsi ad un solo metodo costruttivo, riteniamo più corretta la scelta di un utilizzo integrato delle differenti tecniche ad oggi disponibili, al fine di mediare ed ottimizzare i comportamenti migliori di ogni sistema costruttivo.
L'edificio prevede, inoltre, sistemi di accumulazione passivi (serre) ed attivi (fotovoltaico) dell'energia solare e una pompa di calore con la possibilità di accoppiarla a sonde geotermiche (da valutare in funzione dei livelli di falda).

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    Project details
    • Year 2017
    • Status Competition works
    • Type Kindergartens / Schools/Institutes
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