MUSEO REGIONALE DI SCIENZE NATURALI DI TORINO | massimo lovera

Concorso per la progettazione delle aree di accoglienza, dei servizi accessori e dell'immagine coordinata. Torino / Italy / 2015

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ANALISI DEL CONTESTO ED APPROCCIO PROGETTUALE


La complessità di un progetto non è in diretta relazione con la sua dimensione.
Ci sono progetti la cui densità è frutto dell’intersecarsi di differenti discipline e del
sovrapporsi di logiche progettuali che assecondano bisogni e obiettivi spesso discordi.
In un edificio dall’alto valore storico e architettonico, come l’ex ospedale San Giovanni, ora
sede del MRSN, si manifestano esigenze che fondamentalmente rispondono ad aspetti:
1) Comunicativi
2) Formali
3) Funzionali
4) Storici
5) Strutturali
6) Tecnici
Questi aspetti sono volutamente elencati in ordine alfabetico, poiché la loro interazione è
tale da non poterli, né volerli, considerare con un ordine di priorità da affrontare in modo
diacronico, ma nella loro interconnessione sincronica.
Ne segue che l’esposizione per argomenti asseconda la sola utilità espositiva ma non
rappresenta un elemento ordinatore del processo progettuale.
Ingresso:
- Il museo occupa un macro isolato, è necessario creare un totem, un landmark che
segnali la presenza dell’MRSN e il suo ingresso (un elemento evocativo,
formalmente organico e naturale).
- La hall di ingresso coglie la sua naturale vocazione di Wunderkammer e stimola il
visitatore con delle proiezioni immersive sulle sue nove volte a crociera. Questo può
tecnicamente accadere attraverso altrettante telecamere overlap poste nel centro
delle volte. Proiezioni sui tre regni (minerale, vegetale e animale) alternate a
simulazioni climatiche accolgono il visitatore in modo sempre differente.

- Il punto informazioni è costituito un grande albero, un’installazione scenografica,
che architettonicamente, maschera e sostiene le telecamere e i punti luce, nel
totale rispetto dell’apparato murario dell’edificio.
- Le specchiature sopra porta si trasformano in vere pareti proiettive-informative.
Farmacia:
- Tutelare ma non musealizzare, riconvertirla in biglietteria con apposite guide a
protezione degli arredi.
Portici:
- Ricostituire la loro vocazione di punto di transizione tra interno ed esterno, usare la
loro valenza di elemento di collegamento tra le parti del museo per risolvere i
problemi derivanti dai dislivelli.
- Nei portici, prendono forma due differenti scenari che seguono e segnalano la
doppia declinazione del centro: museale e luogo per eventi.
- L’attività museale contempla pareti con immagini fisse e pavimenti interattivi
multimediali con proiezioni di scenari che reagiscono al passaggio dei visitatori
(acqua con pesci, foglie, sabbia, ghiaccio…).
- Le attività extramuseali e serali prevedono la disattivazione dei pavimenti e dei
giochi di luce sulle pareti che interagiscono con le immagini-pattern statiche e
producono effetti dinamici, tridimensionali e aggiornabili, offrendo la possibilità di
informare i visitatori sugli eventi che si stanno svolgendo.
Cortili:
- Mantenere il taglio di luce (e aerazione) che illumina gli spazi sotterranei.
- Stemperare l’effetto trincea, smaterializzando la cortina attraverso terrazze lignee
ad altezze variabili, che generino uno spazio frammentato, un unicum di sedute
informali, un luogo di sosta, riposo e svago diffuso.
- Alla luce di questo approccio comune, i due cortili acquisiscono due fisionomie
differenti e riconoscibili: uno come luogo di sosta e relax, l’altro come spazio
dedicato ad eventi, un’arena, un anfiteatro incastonato tra le facciate auliche.

Caffetteria:
- È un punto di collegamento tra le attività museali e quelle serali. In sinergia con il
cortile, reso accessibile ai fruitori esterni, concorre al processo di rivitalizzazione del
MRSN.
Percorsi ed accessibilità:
- Abbattimento delle barriere architettoniche attraverso la realizzazione di percorsi
“naturali” unitari, non dedicati ai portatori di disabilità. L’integrazione e la
condivisione dei percorsi ha il fine di promuovere un approccio mirato
all’azzeramento delle barriere, sia fisiche sia mentali.
Comunicazione:
- Il logo nasce da una sintesi dei tre regni e si declina, attraverso un processo
generativo geometrico, in molteplici pattern. Ognuno di questi sarà riconoscibile
come “il logo” dell’ MRSN. Questo DNA del centro – al contempo elemento di
sintesi e differenziazione - permette di creare pareti e pannelli che identifichino le
funzioni di servizio (guardaroba, caffetteria, aula corsi, servizi).
- Nella hall, grazie al sistema di proiettori, la comunicazione e gli aggiornamenti
informativi sono totalmente immateriali e riprogrammabili.
- L’ingresso, all’esterno, sarà evidenziato da un’installazione sospesa e
tridimensionale che, quando illuminata, comunicherà la presenza di eventi serali
- Le finestre oscurate presenti, si trasformeranno in “teche” attraverso dei telai
ricoperti con un telo in pvc stampato e retro illuminabile. Sarà possibile percepire la
dimensione del MRSN nella sua interezza, inoltre si potrà “accenderle” con il buio e
usarle come pannelli di comunicazione eventi, attraverso proiettori in linea, posti
all’interno delle teche e coordinati da una postazione pc remota.

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    Project details
    • Year 2015
    • Status Competition works
    • Type Museums
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